All’orizzonte del gruppo Julius Meinl si prospettano progetti ambiziosi. Dopo aver archiviato il 2021 con un fatturato a 155 milioni di euro, di cui 20 registrati in Italia, il gruppo spera quest’anno di raggiungere i numeri del 2019. “Eravamo convinti che da quest’anno si sarebbe verificata subito una ripartenza nell’Horeca – ha dichiarato Andreas Hosp, managing director Italy di Julius Meinl -, che, però, all’inizio del 2022 ha subito una frenata. Basti pensare che a giugno e luglio i dati su questo canale in Italia indicavano ancora un -25% rispetto al periodo pre-pandemia, che fortunatamente non possiamo confermare, ma siamo intorno al -8% sul 2019. In ogni caso speriamo di allinearci ai numeri del nostro anno record”.
Intanto l’export per il gruppo tocca 70 Paesi. I principali, dopo Italia e Austria, risultano essere Romania e Croazia, ma un grande potenziale di crescita proviene soprattutto dagli Stati Uniti. “Negli Usa la crescita è infinita, così come la possibilità di espandere la nostra cultura del caffè.” In Italia, invece, il gruppo esprime la volontà di espandersi in ogni regione, anche se per ora “siamo presenti soprattutto in nord est, nord ovest e centro. Inoltre, nello stabilimento italiano vengono prodotte 13mila tonnellate annue di caffè, che corrispondono all’87% della produzione totale di Julius Meinl”.
Tra la principali novità del gruppo emerge la volontà di entrare in Gdo intorno alla seconda metà del 2023. “Abbiamo sempre puntato sull’Horeca, ma ora abbiamo rivalutato la nostra strategia aziendale perchè il comportamento del consumatore sta cambiando, diventando più consapevole. Crediamo che i clienti siano disposti a pagare un prezzo più alto per ottenere un prodotto di qualità, e noi siamo pronti ad offrirglielo”.
Diverse le acquisizioni che il gruppo del caffè ha portato a termine negli anni, dal Caffè del Moro all’India Cafè a Venezia, e la voglia di espandersi è sempre maggiore. “Vogliamo diffondere il nostro know-how e abbiamo abbastanza esperienza per farlo. Infatti, stiamo valutando di portare a termine un’ulteriore acquisizione qui in Italia entro il 2023”.
L’innovazione è la formula centrale della strategia aziendale di Julius Meinl. “Oltre all’entrata in Gdo e alla prossima acquisizione, il nostro focus rimane sulla continua innovazione. Vogliamo capire quali sono i prodotti essenziali per i clienti e valorizzarli. Inoltre puntiamo anche alla sostenibilità, sia ambientale che sociale. Nel 2023 nasceranno, ad esempio, sicuramente due prodotti biologici che presenteremo la prossima primavera”.
Nell’ultimo anno, infine, il gruppo del caffè ha visto diverse celebrazioni. A luglio, in occasione del lancio della prima edizione di Camaleonte ‘Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia’ Julius Meinl si è aggiudicata il Premio ‘Torrefazione dell’anno’, per la coerenza qualitativa dell’intera gamma prodotti presentata in guida. Più recentemente, invece, per la giornata mondiale del caffè, il gruppo ha colto l’occasione per celebrare i 160 anni di attività e dichiarare il vincitore del Meinl Cofee Tour, che ha visto molteplici pasticcerie d’Italia sfidarsi a colpi di caffè e sacher per diversi mesi. Vincitrice la pasticceria Vago Erba.