Il Consorzio Nazionale della Grappa ha ufficializzato il suo trasferimento da Bologna a Roma presso la sede di AssoDistil.
“Siamo in attesa che il governo vari il decreto per il riconoscimento della personalità giuridica ai Consorzi delle bevande spiritose come già fatto da tempo per il vino e le specialità alimentari, in modo che il Consorzio possa svolgere appieno le proprie funzioni”, ha dichiarato il presidente del consorzio Sebastiano Caffo a I Grandi Vini. “L’obiettivo dei prossimi anni è proprio il rilancio del nostro distillato di bandiera”.
Un impegno, quello del rispetto dell’italianità, che richiede sacrifici. “Questo comporta un lavoro importante in quanto trattasi di una materia prima con una resa molto bassa”, continua Sebastiano Caffo. “A fronte della realizzazione di solo qualche litro di grappa sono necessari volumi importanti di vinaccia, che mediamente si attestano dai 3 ai 5 litri anidri per quintale di materia prima. Contro ai circa 10 lt.an. ottenuti da 1 ettolitro di vino o di un fermentato, per esempio, di cereali”.