venerdì, 24 Mar 2023
  • ABOUT
  • PAMBIANCONEWS
  • DESIGN
  • BEAUTY
  • HOTELLERIE
  • REAL ESTATE
No Result
View All Result
NEWSLETTER
Wine Pambianco
  • HOME
  • NEWS
    • Beverage
    • Birra
    • Coffee
    • Food
    • Hospitality
    • M&A
    • Prodotti
    • Ristorazione
    • Spirits
    • Wine
  • SUMMIT
    • Fashion
    • Beauty
    • Design
    • Hotellerie
    • Wine&Food
  • APPROFONDIMENTI
  • EDITORIALI
  • TV
  • MAGAZINE
  • HOME
  • NEWS
    • Beverage
    • Birra
    • Coffee
    • Food
    • Hospitality
    • M&A
    • Prodotti
    • Ristorazione
    • Spirits
    • Wine
  • SUMMIT
    • Fashion
    • Beauty
    • Design
    • Hotellerie
    • Wine&Food
  • APPROFONDIMENTI
  • EDITORIALI
  • TV
  • MAGAZINE
No Result
View All Result
Wine Pambianco
No Result
View All Result
  • HOME
  • NEWS
  • SUMMIT
  • APPROFONDIMENTI
  • EDITORIALI
  • TV
  • MAGAZINE
Masi Agricola, i top wines sostengono il 2021. +2,3% su 2019

Sandro Boscaini e Federico Girotto

Con il nuovo Center, Masi crea un ‘entry gate’ per la Valpolicella Classica

by sabrinanunziata
5 Maggio 2022

Consumatore al centro e sostenibilità in tutte le sue declinazioni. È questa la linea di Masi Agricola, realtà da 66,4 milioni di euro di ricavi e attualmente alle prese con la realizzazione del Masi Operations & Visitor Center di Gargagnago, “un importante edificio in termini di superficie, investimento e strategicità aziendale”, come racconta a Pambianco Wine&Food l’amministratore delegato Federico Girotto. Un nuovo polo nel cuore della Valpolicella che aprirà le sue porte nel 2023 e si contraddistingue per una polifunzionalità articolata lungo tre macrofiloni: uno produttivo, per l’invecchiamento e affinamento del prodotto e fruttaio di appassimento delle uve per l’Amarone; uno direzionale, con uffici aziendali; e uno per le attività dirette al consumatore, come degustazioni e visite guidate, esperienze museali, marketplace e trattoria ‘Vino & Cucina’.

Il consumatore è stato quindi insignito di un ruolo chiave all’interno della strategia di Masi, frutto di cinque evidenze emerse negli ultimi anni e ritenute centrali dall’azienda: la nuova attitudine volta a un consumo più attento al benessere e in cerca di una valorialità intrinseca del prodotto; la necessità per un marchio di parlare in modo diretto con il consumatore, così da meglio comunicare i propri elementi distintivi; organizzare la marca in una logica unitaria, in quanto il vino è oggi distribuito per la prima volta in tutti i canali; rinforzare i presidi dell’impianto valoriale per rapportarsi con gli stakeholder lungo tutta la filiera; e, infine,  centralità del rapporto tra brand e cultura digital. 

Questi sono tutti valori che vanno a riflettersi tanto nel canale online di Masi, tramite cui la cantina “non vuole vendere vino, ma distribuire una marca”, quanto nel circuito della Masi Wine Experience, il progetto di ospitalità che apre le porte dell’azienda al consumatore finale così da poter interloquire a 360°, e non solo di vino. L’attività di accoglienza sarà infatti uno dei pilastri strategici del gruppo per il 2022, che spera inoltre “di tornare a volare dopo due anni intaccati dalle chiusure imposte dalla pandemia. Puntiamo al ritorno del turismo internazionale così da valorizzare anche l’ultima apertura a Monaco di Baviera“.

Non a caso, il Masi Operations & Visitor Center “sarà un’iniziativa – prosegue Girotto – che da un lato intercetterà, unitamente alle altre, una quota del flusso turistico gravitante su Verona e il Garda, dall’altro rappresenterà un vero e proprio entry gate della Valpolicella Classica, andando a sviluppare, accanto alla comunicazione di marca, una serie di positive ricadute sul territorio in termini di indotto e occupazione”. Questa forma di “responsabilità sociale si accompagna alla sostenibilità ambientale che contraddistingue il progetto, in termini sia di integrazione con lo skyline della Valpolicella, che di accorgimenti costruttivi e funzionali, come ad esempio circolarità e autoproduzione energetica”.

Questa commistione di elementi rappresenta il fulcro delle celebrazioni per la 250esima vendemmia (1772-2022) della famiglia Boscaini nel Vaio dei Masi. Questo anniversario “ci riempie di orgoglio perché non sono in molti a poter vantare 250 anni dalla prima vendemmia”, racconta il presidente Sandro Boscaini. “Ci siamo posti la domanda: perché possiamo oggi celebrare questo traguardo? E la risposta è che una famiglia e la sua impresa sono un esempio vivente di ciò che è la vera sostenibilità, sia da un punto di vista sociale, con la cooperazione e la mutua visione del futuro, da sempre condivise con i vicini produttori, elemento fondamentale per avere successo nella storia; sia dal punto di vista economico, e questo è ancora più evidente in quanto se non ci sono redditività e capacità di fare impresa l’azienda diventa sterile. Infine, a livello ambientale: noi lavoriamo nella natura a passo d’uomo, con i tempi della natura e il rispetto che le dobbiamo, e questo è ciò che abbiamo sempre fatto e vogliamo continuare a fare”. Aspetti, questi, “che ci dovranno portare anche ai prossimi 250 anni”, conclude Boscaini. 

SendShareSend
  • About Pambianco
  • About Pambianconews
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Copyright
  • Privacy e Cookie Policy
Credits

© Pambianco srl - P.IVA 05861630159

  • ABOUT
  • PAMBIANCONEWS
  • BEAUTY
  • DESIGN
  • WINE&FOOD
  • HOTELLERIE
  • REAL ESTATE
 Newsletter

© Pambianco srl - P.IVA 05861630159