Un 2021 inarrestabile per il Gruppo Langosteria che, dopo aver comprato i Bagni Fiore a Paraggi e aver aperto il primo ristorante estero a Parigi, ha inaugurato, lo scorso 9 dicembre, un nuovo format nella sua città natale. Si chiama Langosteria Cucina e si trova in via Savona 10 a Milano, così come il ristorante storico del gruppo guidato dal CEO e founder Enrico Buonocore che, lo scorso settembre, aveva anticipato a Pambianco Wine&Food alcuni dettagli sul nuovo opening, spiegando che l’inaugurazione era inizialmente prevista per febbraio 2020.
“È un progetto – diceva Buonocore – che ci fa tornare agli albori. È un locale che è una sorta di casa, in cui l’esperienza degli ospiti sarà studiata totalmente da noi”. Infatti, l’idea alla base è di accogliere i clienti proponendo ogni sera un percorso gastronomico unico, scelto dal cliente tramite la carta del ristorante, organizzato dagli chef.
L’esperienza all’interno di Cucina “avrà nella condivisione il suo elemento caratterizzante” fa sapere il gruppo, con piatti della tradizione di Langosteria che si alterneranno a continue novità. Ogni tavolo potrà scegliere otto portate presenti nel menu del ristorante, firmati dallo storico chef del gruppo Denis Pedron come sempre in collaborazione con il corporate executive chef Domenico Soranno. La selezione di vini è invece curata da Valentina Bertini, corporate wine manager del gruppo.
Il locale porta la firma di Dimorestudio e l’ambiente, volutamente ‘domestico’, è ispirato al design degli anni Settanta, contaminato da influenze giapponesi. Al centro della sala si trova il bar, e per creare un’atmosfera lounge, le sedute e i tavoli del ristorante sono state selezionate, e disegnate, più basse rispetto agli standard.
Come anticipato, il 2021 è stato un anno di grande attività per Langosteria che ha comprato i Bagni Fiore di Paraggi, in Liguria, e ha affidato la gestione del relativo beach club al gruppo Belmond, parte di Lvmh. Qui, in Liguria, dove è presente anche il ristorante Langosteria Paraggi, il gruppo ha realizzato, la scorsa estate, circa quattro milioni di euro in quattro mesi, superando i budget previsionali. Per quanto riguarda Parigi, invece, dove Langosteria ha ancora fatto squadra con Lvmh tramite Cheval Blanc Paris, il gruppo italiano stima di poter superare a regime i 10 milioni di euro l’anno.