Non si arresta l’interesse nei confronti della carne creata in laboratorio. Future Meat, azienda israeliana che produce carne coltivata a partire dalle cellule animali, ha raccolto 347 milioni di dollari (circa 391 milioni di euro) attraverso un round di finanziamento di serie B. Una cifra record mai raggiunta prima da un’azienda del settore.
I soldi raccolti verranno utilizzati per realizzare un sito produttivo negli Stati Uniti che dovrebbe vedere la luce nel 2022. Questo andrebbe ad aggiungersi a quello aperto in Israele all’inizio dell’anno.
“Questo finanziamento consolida la posizione di Future Meat come attore leader nel settore della carne coltivata, a soli tre anni dal nostro lancio”, commenta Yaakov Nahmias, founder e presidente di Future Meat. “La nostra singolare tecnologia ha ridotto i costi di produzione più velocemente di quanto chiunque pensasse possibile, aprendo la strada a una massiccia espansione delle operazioni”.
Il round è stato co-diretto da Adm Ventures, che investe in startup all’avanguardia nelle aree della nutrizione umana, salute e benessere, nutrizione animale, sostenibilità e biomateriali e tecnologie agricole. Tra gli investitori si contano Menora Mivtachim, S2G Ventures, Tyson Ventures, Manta Ray Ventures, Emerald Technology Ventures, Adm Capital e Bits x Bites.
Secondo il rapporto Cultivated meat: Out of the lab, into the frying pan realizzato da McKinsey, la carne sintentica potrebbe creare un mercato da 25 miliardi di dollari (circa 21 miliardi di euro) nel 2030. Entro quell’anno, infatti, la carne ‘prodotta’ (e quindi non più ‘allevata’) in laboratorio a partire da cellule animali potrà rappresentare lo 0,5 per cento, e quindi miliardi di chilogrammi, del totale della fornitura mondiale di carne, andando così a impattare diversi settori.
A testimonianza dell’interesse da parte del mercato nei confronti della carne ‘alternativa’, la scorsa estate Heura Food, startup spagnola di carne vegetale, ha lanciato una campagna di equity crowdfunding raccogliendo in meno di 24 ore i 4 milioni di euro prefissati; Burger King Italia ha invece lanciato la piattaforma plant based, così come il Mc Donald’s ha lanciato il McPlant.