Piper-Heidsieck lancia sul mercato una nuova collezione di champagne tanto ambiziosa quanto già quasi introvabile. Ambiziosa perché, come si evince dal suo nome, Hors-Sèrie 1971, è il prodotto di una vendemmia di cinquant’anni fa. Introvabile invece perché ne verranno messe in commercio solo 2021 bottiglie, solo quaranta delle quali scavalleranno le Alpi per arrivare in Italia. E questo nonostante un prezzo di vendita consigliato a 600 euro.
Va da sé che con una tiratura così esclusiva, questa nuova creazione, fortemente voluta da Émilien Boutillat, chef de cave della maison dal 2018, rappresenta un’operazione d’immagine per una cantina che già di per sé può contare oltre 230 anni di storia, compresa la nomina a champagne di corte per volere della regina Maria Antonietta, e che per il 2022 si è posta “l’obiettivo di 5 milioni di bottiglie vendute”. Traguardo che fa seguito a un 2021 che per la maison di Reims, come spiegato a Pambianco Wine&Food, “prevede un +20% sui volumi del 2019, pur dovendo attendere la fine dell’anno per averne conferma”. Mercato che trova il suo traino nella linea Essentiel per una presenza che va dall’Oceania agli Usa passando per Corea del sud e Giappone, mentre Regno unito, Italia, Olanda e Belgio sono i riferimenti europei al di fuori della Francia.
Distribuita in Italia da Bs International, Piper-Heidsieck fa parte dalla società francese Societe Europeenne de Participations Industrielles (Epi), holding appartenente alla famiglia Descours, che nel 2011 ne rilevò la proprietà (insieme a quella di Charles Heidsieck) per una cifra che, stando ai rumors del periodo, era quantificabile in circa 400 milioni di euro e che comprendeva un magazzino da circa 40milioni di bottiglie e 800 ettari di vigneto. Colture che nel 2024 potranno contare su pratiche produttive al 100% sostenibili.