Masi Agricola ingrana la marcia e porta a casa i primi novi mesi dell’anno con molteplici segni ‘più’. Nel periodo, l’azienda vitivinicola radicata nella Valpolicella Classica ha infatti registrato ricavi consolidati a quota 45,5 milioni di euro, in crescita del 27,7% sui 35,6 milioni del 2020 e sostanzialmente in linea con i 45,6 milioni del 2019. Un risultato su cui ha comunque ancora impattato la pandemia e le misure di contenimento a essa connesse.
Considerando, per esempio, le località turistiche, queste “hanno lavorato nel periodo estivo, pur se con ospiti provenienti da aree geografiche di prossimità”, spiega l’azienda. Un fenomeno che “ha generato un certo abbassamento del posizionamento-prezzo medio dell’offerta. Le grandi città, collegate al turismo leisure o di business e/o al lavoro di ufficio di alto profilo, hanno sofferto ancora un drammatico calo di presenze, che si è parzialmente mitigato a partire dal mese di ottobre”. Il canale del duty free & travel retail, “storicamente molto volumetrico per la nostra società”, ha ancora patito la riduzione dei viaggi internazionali, mentre l’off-trade “ha mantenuto la sua operatività, pur se con un trend che risente dello shift del consumo di vini riorientato verso l’horeca a partire dal secondo trimestre 2021”.
Dal punto di vista geografico, si nota il “rilevante incremento” dell’Italia, in rialzo di oltre il 47%, mentre gli altri Paesi europei crescono del 18%, “penalizzati dal canale duty free e travel retail”. Le Americhe registrano un +20%, mentre il resto del mondo più che raddoppia, apportando quasi 1,2 milioni di euro all’incremento complessivo.
L’ebitda è invece balzato a 8 milioni di euro, contro i 3,4 dello stesso periodo l’anno scorso, con un ebitda margin che arriva al 17,7%, contro il 9,4% del 2020. Paragonando il dato al periodo pre-Covid, si nota che il 2021 ha superato anche il 2019, mettendo a segno un +524mila euro in valore assoluto e +1,2% di margine, “per effetto principalmente di una riduzione dei costi per servizi in misura superiore all’incremento del costo del venduto”.
Per quanto riguarda l’inizio del quarto trimestre 2021, a ottobre i brand Masi e Canevel hanno realizzato ricavi superiori sia al 2020 che al 2019. “Continua peraltro una componente positiva, la cui dimensione e durata risultano difficilmente stimabili, derivante dall’elevata propensione dei mercati, soprattutto quelli oltreoceano, ad anticipare gli ordini di acquisto per fronteggiare le accentuate difficoltà dei trasporti internazionali”, specifica l’azienda. “La normalizzazione di tale propensione potrebbe pertanto portare a un futuro storno del trend in essere”.