Offrire un prodotto su misura dal formato al packaging, fino alla ricettazione. È questa la scommessa del pastificio Dalla Costa, ormai giunto alla terza generazione di pastai, che ha avviato un rebranding per riposizionare il marchio nell’alto di gamma, tra distribuzione organizzata e tailor made. Una strategia sostenuta dal fatturato, in crescita del 20% nel 2020, periodo in cui l’azienda ha registrato 18 milioni di euro contro i 15 milioni del 2019, e dell’8% nell’anno in corso rispetto al pre-Covid. “Possiamo affermare che, rispetto al 2019, il trend registrato è sicuramente positivo e che, con le nuove proposte e strategie messe in atto, abbiamo tutti gli strumenti per registrare una crescita per il 2022”, anticipa a Pambianco Wine&Food il direttore commerciale Fabio Dalla Costa.
Per farlo, spiega Dalla Costa, “puntiamo su forma e gusto, le carte vincenti per dare continuità alla nostra comunicazione: ‘lo facciamo con passione, lo facciamo da sempre’. Selezioniamo le migliori semole, impastiamo, trafiliamo, essicchiamo e sperimentiamo per creare nuovi formati e ricette, ma sempre nel rispetto della tradizione che ci contraddistingue: la pasta è infatti trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura. La strategia che adottiamo per continuare a essere competitivi nel mercato è quella di adattarci alle nuove richieste ed esigenze, in termini di formati, materie prime, ricette, tipologie di pack, grammatura e servizio”.
In quest’ottica, sono oltre 100 i formati, 31 le semole e le farine, e 23 le aromatizzazioni che ampliano l’offerta delle famiglie di prodotti continuativi. In pole position tra le novità spicca la pasta del benessere: dai formati classici con aggiunta di ceci e lenticchie, alle farine alternative, quali riso, farro e mais ma anche orzo, segale e quinoa.
“Uno dei nostri focus – osserva Dalla Costa – è la pasta proteica, rivista in una nuova ricetta, con il 30% di proteine vegetali, ideale per chi segue un regime alimentare salutare ed equilibrato. La nuova ricetta è sicuramente migliorata in gusto e performance in cottura, ma in cantiere ci sono tanti altri prodotti che verranno ottimizzati nei prossimi mesi”. Inoltre, “dalla gamma gluten free abbiamo ottenuto risultati positivi: è un settore in forte crescita, sono prodotti sempre più richiesti dalla clientela, e noi siamo costanti nel continuare a investire in questa categoria che, oltretutto, ci dà la possibilità di sperimentare farine alternative, all’insegna dell’healthy food”.
A fianco dell’ampliamento dell’offerta in termini di prodotti, l’azienda ha deciso di investire anche sulla sostenibilità, per elaborare un pack sostenibile e 100% riciclabile, e nel restyling del brand, con una comunicazione volta a rafforzare la brand awareness e il suo posizionamento nel mercato italiano e estero. Attualmente, l’azienda vende in più di 50 Paesi nel mondo e “i mercati principali sono Francia, Germania e Paesi Bassi ma non sono da meno Giappone, Sud America e Usa, grazie ai nuovi progetti avviati, compresa Dalla Costa Usa Corp“.
Per quanto riguarda la distribuzione, la scelta è riceduta su “canali strategici come il travel retail, luogo ideale per avvicinare il consumatore e conquistarne di nuovi, che si affianca ai principali canali di distribuzione dal Gdo/Do ai tradizionali con una capillare distribuzione in Europa e worldwide”.