Brazzale investe nel formaggio Gran Moravia, realizzando un magazzino completamente automatizzato capace di accogliere 250mila forme. Frutto di un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro generati da cash flow e da due bond da 13 milioni di euro, il nuovo sito sorge a Sant’Agata di Cogollo del Cengio (Vi), a otto chilometri dal quartier generale dell’azienda da 211 milioni di euro di fatturato nel 2020 e attiva nel settore lattiero caseario da almeno otto generazioni.
La struttura, grazie alla sua capacità di stoccaggio, rende obsoleti i 15 vecchi depositi periferici finora utilizzati dall’azienda per la stagionatura del formaggio. “È il più grande magazzino di questo tipo oggi esistente”, precisa il presidente del gruppo Roberto Brazzale. “Gli importanti investimenti che stiamo sostenendo, come quello per il nuovo magazzino, per il burrificio artigianale che inaugureremo a breve e per il Brazzale Science Nutrition&Food Research Center ci aiuteranno a seguire il costante aumento della domanda dei nostri prodotti senza limitazioni, domanda che ha continuato a crescere anche in un periodo turbolento come quello che abbiamo attraversato”. Ma, soprattutto, “accompagneranno i piani di crescita del nostro gruppo, in particolare nell’area del formaggio a lunga stagionatura Gran Moravia destinato all’export”.
All’interno del magazzino, che conta una superficie coperta di 8mila metri quadrati, è presente un sistema integrato di navette e robot antropomorfi che si occupano di tutte le operazioni di carico e scarico, spazzolatura e rivoltatura e che “garantiscono l’optimum di stagionatura grazie ad una precisione certosina”, come spiega l’azienda. Inoltre, il nuovo sito ha eliminato le tare costituite dai corridoi, che nei magazzini di precedente generazione rappresentano circa il 50% dell’intero deposito. In questo modo si ha la massima stabilizzazione di temperatura ed umidità, a beneficio del naturale e complesso processo di stagionatura e con una forte riduzione di consumi energetici ed edificazioni.
Nella nuova struttura, inoltre, c’è la totale autosufficienza energetica, ottenuta grazie ai pannelli fotovoltaici.
Per quanto riguarda l’andamento dell’azienda nel 2021, “ancora risente nel 1° semestre dei diffusi provvedimenti di chiusura degli esercizi in tutto il mondo. Con le riaperture stiamo registrando una notevole vivacità che con ottimismo speriamo possa far crescere il fatturato di 210 milioni del 2020”.