Valdo Spumanti archivia il 2020 in linea con l’esercizio precedente e vede in positivo l’inizio del 2021. La realtà veneta del Valdobbiadene ha infatti registrato un fatturato di circa 65 milioni di euro e un ebitda intorno al 10 per cento. Nel periodo, l’azienda “è riuscita a mantenere inalterati i volumi di produzione rimodulando rapidamente le attività commerciali con un focus sulla grande distribuzione dove il prodotto best-seller, il Valdo Marca Oro Valdobbiadene Prosecco Superiore, mantiene la leadership con una quota dell’11,5% in Italia e del 26% a volume in Germania (dati fonte Iri-Infoscan)”, come si legge in una nota.
A livello di mercati, quello domestico continua a rappresentare circa il 50% del fatturato e “nonostante l’incertezza della Brexit, sono altrettanto positivi i risultati in Uk, storicamente importante per Valdo, e sul mercato russo mentre cresce l’interesse per le bollicine Valdo anche in nuovi mercati, nel Nord Europa ed in Giappone”.
Per quanto riguarda il 2021, il cui inizio è stato giudicato “buono”, il focus si concentrerà sui canali di nuova generazione. “Oggi è importante ampliare ulteriormente il concetto di multicanalità”, ha spiegato il presidente Pierluigi Bolla. “Per questo abbiamo previsto un piano di investimenti per potenziare le vendite attraverso l’e-commerce, diretto ed indiretto, che ci porterà anche una relazione più diretta con i consumatori e wine lovers nel mondo. Da gennaio 2021 abbiamo iniziato da Italia e Germania, seguiranno Austria, Polonia e Francia e poi sui mercati internazionali”.
In futuro, poi, “continueremo il programma di valorizzazione del territorio della docg e della doc, abbiamo già stanziato un investimento (2018-2022) per circa 4,5 milioni di euro, concentrato sulla ristrutturazione della cantina vecchia, sull’ampliamento della capacità di stoccaggio e spumantizzazione e sul progetto Casa Valdo, il podere immerso nel vigneto di proprietà della mia famiglia, futura sede del progetto di ospitalità ed enoturismo che sarà completato quest’anno”, ha aggiunto Bolla. “La sfida del futuro è poi la sostenibilità estesa a tutta la filiera”.