La flessione del 20% per il Gruppo Lunelli, che ha chiuso il 2020 a quota 85 milioni, viene considerata tutto sommato accettabile dal presidente Matteo Lunelli, in un anno di “tempesta perfetta” e di cancellazione di ogni occasione conviviale, terreno ideale per le bollicine Trentodoc di casa Ferrari. Peraltro, precisa Lunelli, Ferrari e Segnana sono stati i due marchi che hanno perso meno in quota percentuale tra quelli del gruppo, mentre lo stop dell’horeca ha complicato particolarmente il bilancio dell’acqua minerale Surgiva.
“La solidità finanziaria del gruppo Lunelli – ha dichiarato a Pambianco Wine&Food – ci permette di mantenere i programmi di espansione. Il cantiere per l’ampliamento della cantina Ferrari sta per partire e, con l’ingresso in Formula Uno come brindisi ufficiale, abbiamo dato un segnale forte di fiducia a livello internazionale. Ci sono tanti progetti per l’anno in corso, anche con il marchio Bisol e con il suo Prosecco Rosé che sta avendo un’accoglienza molto positiva, a cominciare dagli Usa. Quanto a Ferrari, la flessione del 15% è indicativa della sua forza, specie se la confrontiamo con i risultati ben peggiori evidenziati dallo Champagne”.
Ripensando a quanto accaduto nel 2020, Lunelli manifesta il proprio orgoglio per le misure messe in atto dal gruppo in tema di responsabilità sociale. “Abbiamo tutelato i nostri dipendenti senza mai un caso di contagio interno dovuto alla trasmissione tra colleghi, a conferma della bontà dei protocolli adottati dal gruppo. Quando abbiamo fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, come nel caso di Surgiva che ha perso oltre un terzo delle vendite, siamo intervenuti per integrare il reddito dei nostri collaboratori. Inoltre, abbiamo stanziato quasi mezzo milione di euro in azioni per sostenere il nostro territorio”.
Venendo al marchio Ferrari, Lunelli osserva che: “La domanda di millesimati e riserve è in linea con gli anni scorsi, essendo allocazioni plafonate e avendo una domanda storicamente superiore all’offerta. Hanno invece sofferto i millesimati dedicati all’horeca e le linee per le navi da crociera, settore dove siamo ben inseriti come partner di Costa Crociere. Maximum Brut ha offerto performance eccellenti nel corso dell’estate e ci aspettiamo una ripresa altrettanto eccellente nel momento in cui tutto potrà ripartire. In gdo Italia abbiamo confermato la leadership nel valore delle vendite all’interno della nostra categoria, ma le perdite dell’horeca non potevano essere compensate con la grande distribuzione per un prodotto come il nostro”.
Guardando avanti, Matteo Lunelli si attende dal 2021 un recupero pressoché totale. “Abbiamo un budget ambizioso. Non credo che torneremo ai livelli del 2019 ma pensiamo che ci andremo vicino, perché i nostri brand stanno andando bene e perché ci attendiamo un secondo semestre di maggior libertà dal Covid e di graduale ritorno alla convivialità. E la ripartenza più rapida in Gran Bretagna dovrebbe sostenere il rilancio delle vendite di Bisol, che ha proprio Uk e Usa come mercati di elezione” conclude Lunelli.