Dopo un 2020 “esigente”, Gruppo Meregalli apre il 2021 in crescita. La realtà attiva nella distribuzione di wine e spirits ha infatti archiviato lo scorso anno registrando un fatturato di circa 60 milioni di euro, in calo del 9 per cento. Il dato si riferisce alle diverse realtà in orbita al gruppo, ovvero Meregalli Wines, Meregalli Spirits, Visconti 43, Tenuta Fertuna, a cui si aggiungono le consociate estere Meregalli France, Meregalli Suisse, Meregalli Monaco. Nel periodo, il canale on trade ha riportato una flessione del 30 per cento, in contrapposizione al +6% messo a segno dal canale off trade. Considerando i soli mesi di novembre-dicembre 2020, privati e aziende hanno segnato un +6 per cento.
Il 2021, di contro, “si è aperto con un andamento positivo”, riporta la nota ufficiale, con un primo trimestre che ha registrato, per le società Meregalli Wines, Meregalli Spirits e Visconti 43, un +51% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Nell’anno, il gruppo concentrerà le proprie attenzioni su diversi ambiti che riguardano ricettività, portfolio prodotti, digitale e sostenibilità. Come comunicato, infatti, presso le sedi del gruppo verranno istituite aree dedicate a visite per la clientela; verrà potenziata la capacità logistica; e verrà sviluppato ulteriormente il portfolio prodotti, soprattutto per la neonata Visconti43 e per Meregalli Spirits.
Per quanto riguarda il potenziamento dell’area digitale, questo avverrà tramite il consolidamento dell’utilizzo del Crm indirizzato al canale horeca; il costante monitoraggio e sviluppo della piattaforma online meregalli.com; la promozione e implementazione del sito MeregalliPremium.it, orientato alla clientela privata.
Infine, la sostenibilità. Attraverso il programma Green Focus, il gruppo vuole adottare un approccio sempre più ecofriendly tramite, per esempio, maggior utilizzo di mezzi con motore elettrico o ibrido, materiali di imballaggio ‘plastic free’, aumento della tecnologia digitale a discapito del cartaceo, piantumazione di alberi presso Tenuta Fertuna per ridurre le emissioni di co2 nell’atmosfera e un costante aggiornamento dei processi lavorativi nel rispetto dell’ambiente, oltre alla sovvenzione di progetti a favore dell’ambiente promossi da enti no profit.