Maeli sale a 45 ettari tra i Colli Euganei, dopo l’acquisizione appena conclusa di altri 11 ettari nel territorio situato a sud di Padova, area nota per le proprie stazioni termali e per i vini ottenuti da uve coltivate su un terreno vulcanico. In questo modo l’azienda guidata da Elisa Dilavanzo e diventata portabandiera del Moscato giallo, da cui si ottiene il Fior D’Arancio docg, disporrà di 24 ettari vitati e potrà potenziare la sua produzione.
Una mossa in controtendenza, dunque, per un progetto che si basa proprio sul Moscato giallo, con Maeli come unica cantina del territorio ad aver declinato quest’uva in cinque versioni differenti, alla base del percorso degustazione denominato “la via del Moscato giallo”. L’ampliamento della tenuta situata a Baone (Padova) rappresenta anche la base per ulteriori investimenti futuri, non escludendo propositi legati all’ospitalità. Un ambito peraltro noto a Gianluca Bisol, sostenitore fin dall’inizio del progetto Maeli, che ha investito le proprie risorse in un luogo altrettanto iconico del Veneto: la Laguna di Venezia, con Venissa. Nel caso di Maeli, l’acquisizione permetterà l’ampliamento della tenuta con vista Laguna da un lato e vista Dolomiti dall’altro, e con i vigneti esposti verso la Villa Vescovi di Torreglia, famosa per aver ispirato il Palladio e oggi patrimonio Fai.
“Questo territorio vulcanico ha una marcia in più”, afferma Elisa Dilavanzo. “Perciò ci impegniamo perché il vino, un prodotto che viaggia nel tempo e nello spazio, diventi sempre più biglietto da visita per il turismo enogastronomico del territorio”. Il vino viene pertanto utilizzato come veicolo di promozione non solo dell’azienda, ma anche dell’ambiente da cui trae origine. “Da quando siamo usciti dal primo lockdown, in Maeli abbiamo organizzato ben 35 eventi in cantina con il nostro vino protagonista insieme ai prodotti tipici, alla musica, alle escursioni a piedi e in bicicletta, creando così l’occasione per far conoscere le incredibili eccellenze gastronomiche dei Colli Euganei”, precisa Dilavanzo.