Non sarà un Natale come gli altri per i produttori di panettone. Tra smart working, stop agli eventi e probabile cancellazione di un numero rilevante di cene aziendali, le previsioni sono di calo a doppia cifra. “Attualmente viaggiamo attorno al -12%”, spiega a Pambianco Wine&Food Andrea Muzzi, ceo di Idb Group, leader nel segmento premium e reduce da una stagione natalizia 2019 molto più favorevole. “Avevamo guadagnato il 10%, risultato che ci ha portato a chiudere il bilancio 2019/20 (il termine dell’esercizio fiscale di Idb è ad agosto, ndr) con segno positivo nonostante la Pasqua difficile, quando avevamo scontato un calo di circa il 30 percento. Ma le vendite natalizie sono quelle che contano, generando un 75% del fatturato complessivo, per cui alla fine abbiamo più che compensato la flessione pasquale. L’importante ora è non ripetere gli errori commessi in primavera”.
Gli errori a cui si riferisce Muzzi sono quelli di programmazione. Troppe colombe e troppi dolci da forno realizzati in anticipo hanno costretto i produttori a concedere sconti eccessivi alla distribuzione. “La gente durante il lockdown comprava i prodotti essenziali, basti pensare alle vendite record delle farine, e l’acquisto di una colomba non era in cima alle priorità dei consumatori”, precisa Muzzi. Ma per un gruppo specializzato nel prodotto di fascia premium, la difesa del valore rappresenta un fattore intoccabile e accettare promozioni spinte mette a rischio il posizionamento. Di conseguenza, la strategia di Idb con i suoi marchi legati al panettone (Borsari, Tommaso Muzzi e Giovanni Cova & C) è stata: volumi costanti ma ridotti, con garanzia di produzione fino al 21 dicembre compreso. In questo modo, il gruppo eviterà di accumulare stock destinati, in caso di mancate vendite, a essere deprezzati. “A oggi la situazione non è affatto drammatica e forse potremmo anche spingere in produzione, ma dobbiamo evitare i rischi legati alle giacenze”.
Peraltro, la cancellazione degli eventi e delle cene aziendali potrebbe anche rappresentare un potenziale alleato per il panettone di qualità. “Pensiamo – precisa Muzzi – che le aziende, dovendo rinunciare all’evento, possano ‘rimediare’ puntando sulla regalistica. E un panettone a Natale è d’obbligo. Non possiamo però essere certi che andrà davvero così, perché molte aziende in difficoltà potrebbero anche dover tagliare i budget”.
Nel frattempo, anche il gruppo Borsari ha dovuto rinunciare a due degli eventi più attesi per il 2020: il ventesimo anno dall’acquisizione di Industrie Dolciarie Borsari da parte della famiglia Muzzi e il novantesimo dalla fondazione di Giovanni Cova & C. È stato invece celebrato, con la nuova Linea Raffaello di esclusivi panettoni di Giovanni Cova & C, il cinquecentesimo anniversario dalla scomparsa del grande pittore di Urbino, in collaborazione con la Pinacoteca Ambrosiana e la Pinacoteca di Brera. Due panettoni del marchio di proprietà di Idb Group sono stati “vestiti” con altrettanti capolavori di Raffaello Sanzio: il Grancioccolato con “La scuola di Atene” (il cui cartone preparatorio è custodito in Pinacoteca Ambrosiana) e il Classico, premiato con le Tre Stelle dall’ International Taste and Quality Institute, con “Lo Sposalizio della Vergine” esposto in Brera. A impreziosire ogni singola confezione, è in regalo un libro con la descrizione esclusiva delle opere realizzato a cura delle due pinacoteche milanesi, proposto assieme a sei coupon di sconto del valore di 30 euro complessivi, utilizzabili per l’ingresso alle mostre da dicembre 2020 a giugno 2021; un’azione che intende fare da apripista nel rilancio del sistema culturale ed artistico nazionale post Covid.