Il mercato lo aspettava da tempo, e in diversi Paesi del mondo erano convinti che ci fosse già… Invece il Prosecco doc, per disciplinare, non poteva essere prodotto nella tipologia rosé, almeno non fino ad ora. Il cambiamento è arrivato il 20 maggio con l’approvazione all’unanimità, da parte del Comitato nazionale vini del Mipaaf, della proposta di modifica del disciplinare di produzione.
Lo ha annunciato il consorzio di tutela del Prosecco doc, precisando che dopo la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale e dopo l’entrata in vigore del successivo Decreto ministeriale, che ufficializzerà la modifica a livello nazionale, verrà avviato l’iter comunitario che culminerà con la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Lo stesso consorzio presieduto da Stefano Zanette aveva stimato, al momento dell’avvio della richiesta di modifica del disciplinare, una produzione annua compresa tra i 15 e i 20 milioni di bottiglie di Prosecco doc rosé. Si tratterà di un prodotto posizionato sopra la fascia di prezzo del “normale” Prosecco doc, perché potrà essere prodotto solo come Millesimato e sarà il risultato di un blend di uve Glera (l’uva del Prosecco) e Pinot nero, quest’ultima in una quota compresa fra il 10% ed il 15%, con indicazione in etichetta dell’annata e immissione nel mercato dal 1 gennaio successivo alla vendemmia.
Le aziende produttrici di Prosecco sono pronte, anche perché il 57% già produceva spumanti rosé che però non potevano essere denominati Prosecco. La richiesta di modifica del disciplinare è stata presentata soltanto dal consorzio doc, mentre il Prosecco Superiore docg di Conegliano e Valdobbiadene non ha seguito la stessa direzione, ritenendo che non fosse in linea con la storia della denominazione e di un territorio dove il Pinot nero non è di casa.
“A tutti coloro i quali hanno contributo all’ottenimento di questo importante risultato – ha commentato in una nota Stefano Zanette – va il nostro ringraziamento che, in considerazione del momento che stiamo vivendo, è particolarmente sentito”