Per Barilla si profila un futuro investimento in Russia, per il quale il gruppo di Parma ha una trattativa avviata con Russian Direct Investment Fund, il fondo sovrano del più vasto Paese del mondo. Lo ha riportato Il Sole 24 Ore, precisando che Barilla punta a costruire in Russia impianti per la produzione della pasta nell’area di Mosca con un investimento di 130 milioni di dollari. Secondo il quotidiano Vedomosti, citato dal Sole, i negoziati tra Rdif e Barilla sono in corso e determinerebbero una sostanziale svolta nei conti del gruppo parmense, perché la Russia è il quinto produttore al mondo di pasta e figura tra i principali consumatori di questo alimento.
Nel 2018, la business unit di Barilla in Russia ha registrato vendite per 5,2 miliardi di rubli, equivalenti a 60,6 milioni di euro al cambio attuale, ottenendo profitti per 432 milioni di rubli (5 milioni di euro). La commercializzazione in Russia dei prodotti a marchio Barilla è iniziata oltre dieci anni fa e la crescita del business ha spinto il gruppo presieduto da Guido Barilla a realizzare due linee di produzione dedicate alla pasta nello stabilimento di Solnechnogorsk, presso Mosca, dove già si producono salse, prodotti da forno, biscotti e pane.
La Russia resta dunque al centro delle attenzioni dei gruppi italiani dell’alimentare. Lo dimostra anche il recente investimento di Cremonini, altro gruppo industriale emiliano specializzato invece sulle carni, che ha sborsato 25 milioni per creare la nuova piattaforma logistica della controllata Marr.