Il gruppo Campari si assicura partecipazioni di controllo in Messico nelle società Licorera Ancho y Cia e Casa Montelobos, meglio note per i rispettivi brand super premium Ancho Reyes, liquore dal gusto piccante, e per il mezcal Montelobos. A vendere sono stati due gruppi di imprenditori locali. Per assicurarsi il 51% del capitale di entrambe le società, il gruppo milanese verserà 35,7 milioni di dollari Usa; l’acquisizione sarà finanziata con risorse disponibili e sarà pagata utilizzando cassa. Le rimanenti quote sono soggette a opzioni reciproche call e put, che potranno essere esercitate a partire dal 2024.
Si tratta di un’operazione mirata principalmente a rafforzare il portafoglio di Campari negli Stati Uniti, mercato di riferimento per gli spirits messicani. Nel 2018, gli Usa hanno assorbito il 66,4% del totale incassato dai due marchi acquisiti. Le vendite complessive dell’ultimo esercizio per i due prodotti sono state pari a circa 7 milioni di dollari, escludendo ogni sinergia distributiva, ma il tasso di crescita media annua è stato particolarmente alto: di parla di un +53,7% nel periodo 2016-2018.
Ancho Reyes è un liquore ottenuto dalla lavorazione di peperoncini di tipo ancho e poblano, coltivati nel suolo vulcanico di Puebla in Messico, e si tratta di un ingrediente base per la mixology. Montelobos è invece un mezcal artigianale, ideato dal distiller messicano Iván Saldaña, esperto di fama mondiale in materia di mezcal e agave. Proprio quest’ultimo distillato è protagonista di una crescita molto interessante nel mercato nordamericano, al pari di quanto accaduto alla tequila: la crescita media annua in valore nel decennio 2008-2018 è stata di oltre il 30 percento.
Il perfezionamento della transazione è previsto entro la fine del 2019. “Acquisiamo due gemme con un forte contenuto artigianale – ha affermato in una nota il CEO di Campari Group, Bob Kunze-Concewitz – e continuiamo a rendere il nostro portafoglio più premium con particolare focus sul mercato chiave statunitense. Inoltre, continuiamo ad arricchire la nostra esposizione sul canale strategico dell’on-premise di fascia alta”.