Cambio improvviso al vertice di Nestlè in Italia. La multinazionale svizzera ha infatti comunicato che, a partire dal 1° ottobre, Marco Travaglia entrerà in carica come presidente e amministratore delegato del gruppo per Italia e Malta, sostituendo così in corsa Leo Wencel, manager polacco da dieci anni al comando.
Travaglia viene così promosso a numero uno della sede italiana dopo quasi trent’anni di carriera all’interno del gruppo Nestlè, con responsabilità crescenti nel corso del tempo in diversi Paesi e con svariate funzioni, dal marketing alle vendite. Nella prima parte del suo percorso, ha acquisito forza grazie a una carriera internazionale che lo ha portato in Svizzera, Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Una volta rientrato in Italia, dal 2003, ha quindi guidato la divisione alimentari e bevande di Nestlé Italiana con il ruolo di direttore generale, per poi passare a Zagabria con il ruolo di ceo di Nestlé per i paesi della ex-Jugoslavia, fino a diventare il capo della categoria PetCare, ampliando la sua responsabilità a tutti i mercati del Sud Europa, Middle East e Nord Africa.
Quanto a Wencel, il manager resterà nel board aziendale di Nestlé Italiana. Secondo quanto riporta il sito Aziende in campo di Emanuele Scarci, la sostituzione ai vertici della società sarebbe stata nell’aria da tempo, a causa dei risultati negativi ottenuti da Nestlè Italiana per effetto del graduale ridimensionamento. “Negli ultimi 5 anni – scrive Scarci – la cura dimagrante è stata drammatica: ha ridotto la presenza nel dolciario, è uscita dal business dei surgelati, ha ceduto i gelati e la pasta fresca, non ha più laboratori di ricerca ed è in difficoltà nel cioccolato”. Tra le cessioni compaiono quelle dei biscotti Ore Liete, le caramelle Rossana, i surgelati di Valle degli Orti e il ramo d’azienda della pasta fresca Buitoni, a cui si aggiungono la chiusura dei siti produttivi di Antica Gelateria del Corso a Parma, dei laboratori Buitoni di Sansepolcro e la forte riduzione dello stabilimento umbro di San Sisto della Perugina.