De Cecco vara un piano da 93 milioni di euro finalizzato a rafforzare produzione, ricerca e sviluppo. Lo scrive Milano Finanza, specificando che Banca europea per gli investimenti sostiene il piano con un contributo di 45 milioni.
Con questi fondi, il gruppo di Fara San Martino (Chieti) potenzierà la capacità produttiva dei suoi stabilimenti ed effettuerà una serie di investimenti in r&d e innovazione, con un occhio di riguardo per il biologico, il miglioramento qualitativo dei prodotti e l’efficientamento energetico. I nuovi progetti avranno impatti positivi sul territorio e sull’occupazione.
Il piano rientra nel business plan 2019-2022 lanciato dal gruppo abruzzese, forte di due unità produttive sul territorio di Chieti, una a Fara San Martino con molino annesso al pastificio e l’altra a Ortona. L’azienda ha chiuso l’esercizio 2018 a 449,6 milioni di euro, cinque in più rispetto al 2017, con circa 14 milioni di utile netto.
Recentemente la proprietà ha ritirato tutte le deleghe operative all’amministratore delegato Francesco Fattori (nominato solo un anno fa) per dissensi nella gestione operativa, revocandogli l’incarico da consigliere in cda dove oggi siedono soltanto tre membri della famiglia: il presidente Filippo Antonio De Cecco e i due vice presidenti Giuseppe Aristide De Cecco e Saturnino De Cecco. L’incarico affidato a Fattori sembrava dovesse accelerare il processo di quotazione in Borsa che si sarebbe dovuto concludere con l’ipo tra la fine del 2018 e l’inizio di quest’anno, ma qualcosa evidentemente non è andato come programmato e l’azienda è tornata sui suoi passi, ponendo fine alla svolta manageriale.