La quotazione in Borsa dell’hamburger vegano di Beyond Meat si sta rivelando un clamoroso affare per chi ha investito nel titolo della società fondata e amministrata da Ethan Brown. Rispetto al valore dell’Ipo, pari a 25 dollari (e comunque superiore alla forchetta 19-21 dollari ipotizzata alla vigilia della quotazione), oggi il titolo si aggira attorno a livelli sette volte superiori. Il massimo storico è stato raggiunto giovedì 11 luglio, quando la seduta a Wall Street si è conclusa a 174,2 dollari. Mercoledì la quotazione del titolo è tornata leggermente sotto i 170 dollari, mentre giovedì è salita oltre i 171 dollari.
Attorno a Beyond Meat si è creato un effetto contagio (positivo) per le società che si riforniscono dei suoi prodotti alternativi alla carne. L’ultima notizia riguarda Blue Apron, specialista dei meal-kit, che dopo aver comunicato l’inserimento dei prodotti di Beyond Meat all’interno dei suoi pacchetti, ha ottenuto un balzo del 35% nel valore delle azioni.
Per il 2019 Beyond Meat stima ricavi per 210 milioni di dollari, ipotesi leggermente migliori del consensus degli analisti. Il target price fissato da Jp Morgan è di 120 dollari ad azione. A sostenere il valore del titolo sono state varie situazioni. Innanzitutto, il potenziamento della distribuzione dei prodotti non solo nelle catene di hamburger, dove peraltro l’azienda fornitrice è riuscita a imporre il proprio brand nel menù (Beyond Burger) potenziando l’impatto di comunicazione del prodotto, ma anche nelle catene della grande distribuzione, ottenendo spazio nel reparto delle carni e non nelle zone solitamente relegate ai prodotti specifici per vegetariani e vegani, riuscendo perciò a proporsi come reale alternativa in casa del prodotto a cui intende far concorrenza. Il tutto, naturalmente, è accaduto con un forte supporto di comunicazione amica, soprattutto tramite i canali social, da parte di chi sostiene che sia necessario ridurre i consumi di carne. Così, nell’attesa di una crescita ancor più importante, il valore del titolo ha iniziato a galoppare nonostante la prospettiva della chiusura in utile sia ancora lontana per Beyond Meat.