I 68 soci della cooperativa Cantina Colli Morenici di Ponti sul Mincio, nel Mantovano, si uniscono ai 320 della Cantina Valpantena di Quinto di Verona, portando in dote 100 ettari di vigneto che si aggiungono ai 780 su cui ha potuto contare finora Valpantena. Sono questi i numeri fondamentali della fusione per incorporazione della storica realtà vinicola mantovana nella più grande coop veronese, un’operazione ratificata a fine maggio e che sarà effettiva da settembre 2019.
Quello celebrato la scorsa settimana è un “matrimonio” che offrirà vantaggi a entrambe le aziende. La Colli Morenici offre a Valpantena una struttura con una capacità produttiva di 30mila quintali e altri 35mila di stoccaggio, oggi solo parzialmente utilizzati, asset preziosi per la cantina veronese che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita repentina, con conseguente necessità di spazi e strutture che fino ad oggi erano in affitto. Inoltre il punto vendita a Ponti sul Mincio, collocato in posizione strategica per i flussi turistici, si unisce ai 6 punti vendita di Valpantena, con la circuitazione di tutti i vini del gruppo e quindi con un possibile sviluppo delle vendite.
Al di là dei volumi di business – la Cantina Colli Morenici apporta circa un milione di euro ai 50 di Valpantena (9,5 milioni di bottiglie) – l’acquisizione è accompagnata da un progetto di integrazione che guarda avanti. “Crediamo fermamente in questi vini – dichiara Luigi Turco, presidente di Cantina Valpantena – e intendiamo mantenere il brand Colli Morenici e l’identità produttiva dell’azienda. Grazie alla nostra rete vendita diretta e alla forza del nostro export siamo certi di poter rilanciare le produzioni, portando vantaggi a tutti”. I mercati internazionali rappresentano infatti oltre il 60% del fatturato della coop veronese.