Per vigneti eroici si intende, tecnicamente, quelli ubicati su terreni che abbiano una pendenza superiore al 30%, in territori con un’altitudine superiore ai 500 metri, caratterizzati da impianti su terrazze o gradoni o situati in piccole isole. Sono luoghi di grande suggestione e diffusi lungo tutto lo Stivale, dalle pareti montuose della Valtellina alle Cinque Terre, dalle Rive di Cartizze alla Costiera Amalfitana e poi giù fino alle isole della Sicilia. Oggi questi vigneti e la fatica dei loro viticoltori potranno disporre di un aiuto in più, quantificabile in 337 milioni di euro messi a disposizione dal Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo, a cui potranno essere aggiunti ulteriori fondi del ministero delle Politiche agricole. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Regioni espetta proprio alle Regioni il il compito di censire le piante da proteggere; una volta completata la mappa, potranno essere distribuiti i fondi per mantenerle in salute.
La tutela dei vigneti eroici è la conseguenza di quanto previsto nel Testo unico del vino, la legge 238, approvata il 12 dicembre 2016 dal Parlamento. La “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino” contiene all’articolo 7 il riconoscimento e la salvaguardia dei vigneti eroici o storici, affermando che “Lo Stato promuove interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei vigneti delle aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale, denominati vigneti eroici o storici”, dando il mandato al Ministro per le Politiche agricole di individuarli e definire gli interventi finanziabili.
L’idea di ricavare vino da uve coltivate in terreni particolarmente complessi, tra panorami mozzafiato e immensa fatica (con relativi costi), non è soltanto un elemento romantico. Il fenomeno sta diventando rilevante anche a livello commerciale. Come evidenziato da Luciano Ferraro sulle colonne del Corriere della Sera, ci sono siti di e-commerce come Tannico che hanno aperto un canale per i “vini coraggiosi”, quelli “fuori dagli schemi tradizionali e per la cui creazione servono mente aperta e impegno con rischio più alto, ma soprattutto amore e rispetto della natura”.