Dal mosaico dei suoi vigneti, Mezzacorona ha scelto le tessere migliori per realizzare Musivum, progetto nato per valorizzare le eccellenze enologiche del Trentino. Le prime due etichette prodotte e messe in distribuzione sono un Müller Thurgau di annata 2017 (Trentino Doc Superiore 2017 Cembra) da uve coltivate nei vigneti eroici in alta val di Cembra, e un Pinot grigio 2016 (Trentino Doc Superiore Vicinia) da un terreno selezionato nella Piana Rotaliana. I futuri passaggi prevedono il lancio di un Gewürztraminer, di un Marzemino e infine del principe dei vini trentini, il Teroldego Rotaliano. La sesta tessera di Musivum arriverà dall’Alto Adige, dove il gruppo Mezzacorona opera con la cantina associata Kellerei Salurn, e sarà rappresentato dallo Chardonnay Alto Adige doc.
“La filosofia di Musivum – ha dichiarato Luca Rigotti, presidente del gruppo cooperativo da 188 milioni di ricavi nell’esercizio 2017/18 – è celebrare l’eccellenza del territorio e valorizzare le potenzialità del nostro Trentino, il lavoro di fatica dei nostri soci, per capire fino a che punto riusciamo ad arrivare a livello qualitativo”. Si tratta quindi di poche bottiglie, essendo appena 15 gli ettari di terreno selezionati per individuare i migliori vigneti e lasciando agli enologi di Mezzacorona la decisione finale sull’idoneità del raccolto per poter diventare Musivum. Non tutte le annate saranno perciò messe in commercio. Il Müller Thurgau 2017 è stato prodotto in appena 3252 bottiglie, mentre del Pinot Grigio 2016 sono state ottenute 4508 bottiglie, tutte singolarmente numerate.
Mezzacorona gestisce un terzo del patrimonio viticolo trentino, con il cuore nella Piana Rotaliana e con una presenza dei suoi soci in tutte le aree vinicole. L’azienda fondata nel 1904 oggi è diventata un gruppo comprendente le Cantine partner di Salorno e di Ala in Trentino Alto Adige e le aziende agricole Solsicano e Villa Albius in Sicilia, per un totale di 1.600 viticoltori associati. Nel 2018 ha ottenuto per la terza volta consecutiva dal Mipaaft la certificazione secondo il sistema di qualità nazionale per la produzione integrata.
“Un lavoro non meno importante – ha aggiunto il presidente Rigotti – è quello che riusciamo a fare in ambito sostenibilità con 1500 soci che hanno sposato questo progetto, con tutti gli oneri che comporta. Un lavoro rispettoso dell’ambiente, da parte di chi ci vive, verso chi lo vive e verso tutti i consumatori. Perché nel lavoro dobbiamo metterci fatica, testa e anche una componente etica”.