Quando si parla di Sardegna nel mondo caseario, il primo pensiero va alle recenti proteste dei pastori per il prezzo del latte destinato alla produzione del pecorino. Se però dal mondo del latte ovino ci si sposta a quello vaccino, la situazione appare molto diversa, come testimoniato dai conti del gruppo cooperativo caseario Arborea, che ha raggiunto nel 2018 un giro d’affari di 184 milioni di euro ed è gradualmente riuscito nell’impresa di “entrare in continente” non solo acquisendo aziende come Trentinalatte e Fattorie Girau in Italia, ma anche esportando i suoi prodotti fino in Asia.
“A differenza dell’Italia, la Sardegna è esportatore netto di latte – spiega a Pambianco Wine&Food l’AD della società Francesco Casula – e quindi guardare al di fuori del mercato regionale è stata una scelta necessaria, dapprima con lo sviluppo del nostro brand e poi con le acquisizioni concluse. Per noi la Sardegna e l’Italia restano i mercati di riferimento, ma certamente lo sviluppo passerà attraverso l’export con particolare riguardo ai mercati asiatici: abbiamo approcciato dapprima Hong Kong e Macao per poi sviluppare Filippine, Corea del sud, Vietnam e infine la Cina, che per ragioni dimensionali aveva bisogno di essere approcciata in maniera diversa”.
L’export nel 2017 aveva generato 4,3 milioni di euro ed è salito a 7 milioni nel 2018. “Quest’anno aumenterà del 70%, mentre il mercato domestico si presenta stabile”, osserva Casula. All’estero Arborea si presenta con formaggi prodotti a partire da latte vaccino, ovino, caprino e anche da latte di bufala con le mozzarelle prodotte a suo marchio dal caseificio salernitano Podere Dei Leoni e destinate al mercato asiatico.
Nel mercato interno, un contributo importante sta arrivando anche dal latte che viene fornito per i marchi privati di gruppi della grande distribuzione come Coop ed Esselunga. “Lo raccogliamo da 63 anni tra le stesse famiglie di allevatori. E su questa diversità vorremmo puntare per lo sviluppo al nord”, afferma l’AD. Un altro prodotto in fase di sviluppo è il Gran Campidano, un formaggio stagionato tipo grana venduto perlopiù in Sardegna e che in poco tempo ha raggiunto vendite per 3,5 milioni di euro.
In prospettiva, uno dei progetti principali di Arborea riguarda la sostenibilità. “Vogliamo aiutare gli allevatori a migliorare le loro performance, occupandoci non solo del benessere animale, ma anche puntando alla crescita degli allevatori e sostenendoli nella loro attività perché siamo consapevoli che senza di loro non c’è futuro. Li aiuteremo perciò a gestire il passaggio generazionale e ad arrivare a dimensioni di tipo ‘padano’, fino a 400 vacche per azienda, così da ottenere anche buone performance produttive”, conclude Casula