Quattro milioni di clienti e più di nove milioni di montaditos venduti nel 2018 in Italia. Sono numeri ingenti quelli presentati dalla catena spagnola 100Montaditos, che su questi panini (i montaditos) ha costruito la sua fortuna e oggi è presente in 12 Paesi del mondo. In Italia è arrivata a 55 punti vendita con oltre 600 dipendenti, che diventano quattromila se calcolati al livello globale.
Tutto è nato nel 2000 sulla piccola spiaggia di Islantilla in Spagna, nella provincia di Huelva, a pochi chilometri dal confine con il Portogallo. I montaditos nascono proprio come panini gourmet, fatti con ingredienti semplici ma di qualità e un pane unico, con ricetta segreta e brevettata che si declina in 100 diverse ricette: un format che è diventato il franchising ideale per gli investitori di tutto il mondo.
La formula vincente è stata quella di unire i sapori tipici della tradizione spagnola a dei panini farciti in un centinaio di proposte, per offrire una ristorazione veloce e nuova.
In Italia il brand è presente in 13 regioni su 20, nelle città più importanti. L’obiettivo del 2019 è quello di rafforzare la presenza a Roma, Milano, Torino e Napoli tra centro città e centri commerciali, con un occhio al settore travel, quindi aereoporti, stazioni ferroviarie e luoghi di passaggio. A livello internazionale si contano i giorni per la prima apertura in Francia a Lione.
“In 5 anni abbiamo aperto 55 punti venditi vendita, al ritmo di un locale al mese – commenta Andrea Cutisposto, country manager Italia del Gruppo Restalia, proprietario del marchio – con un impatto importante anche sull’occupazione. Il nostro obiettivo per il prossimo anno è rafforzare la nostra presenza in alcune città chiave in Italia, oltre alle regioni dove non siamo ancora presenti”. Restalia scommette sul modello di affiliazione: “La nostra rete – continua Cutispoto – è basata esclusivamente sul franchising. Ci rivolgiamo non solo a professionisti che operano nella ristorazione, ma anche ad imprenditori che vogliono diversificare il loro business o privati che hanno il desiderio di mettersi in proprio. Noi garantiamo un supporto totale, dalla ricerca della location alla formazione del personale”.
Quanto alla proposta culinaria, nel 2018 si è virato verso uno stile più andaluso, che rimarca la provenienza di 100Montaditos: in carta sono stati aggiunti la paella valenciana, la frittura di pesce classica con calamari e gamberi e all’andalusa, anche in un piatto tipico molto conosciuto, come il “cazòn en adobo” (tipico della città di Cadice a base di gattuccio, o canesca, condito con erbe aromatiche e aceto, e poi fritto) e il “chorizo dulce”, una sorta di crema a base di chorizo, salume tipico spagnolo.
Ma il gruppo vuole essere anche più internazionale: sono stati aggiunti le nuove bowls di quinoa. “Per quanto riguarda la redditività dei prodotti, la politica è quella di mantenere un food cost simile per ogni montaditos in modo da mantenere anche prezzi bilanciati e distribuiti in un’ottica di product mix”. Il ricarico maggiore? È legato al beverage, che nel 2019 si amplia con la sangria, al bicchiere e in caraffa.
*Notizia modificata il 22/01/2019 alle ore 10.57
Precedentemente era stato pubblicato erroneamente il nome 100Montados e non 100Montaditos. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.