Il menù ideato come se fosse un libro, dalla caratteristica copertina “rosso Feltrinelli” e con citazioni letterarie accompagnate ai piatti, è il primo segno di riconoscimento del nuovo Red di corso Garibaldi a Milano. Nel cuore di Brera arriva il format fondato sulla convivenza tra lettura, cibo e bevande ideato da Fc Retail, società costituita da Feltrinelli e Cir Food, con un giro d’affari di circa 20 milioni nel 2017 ottenuto attraverso la gestione dei brand Red e Antica Focacceria San Francesco. Il locale da 350 metri quadrati, con 80 posti a sedere e 11mila titoli disponibili, è stato inaugurato mercoledì 12 settembre con la performance teatrale “Un’avventura chiamata libro”, appositamente realizzata dal vicino di casa illustre di Red: il Piccolo Teatro di Milano
“Abbiamo interpretato questo spazio partendo dalla sua architettura”, ha spiegato durante la presentazione del quinto Red (acronimo di Read Eat Drink) di Milano il direttore generale di Fc Retail, Claudio Baitelli. “Ne abbiamo mantenuto l’identità, quella del cortile di una vecchia casa milanese di ringhiera, conservando dove possibile gli elementi originari e inserendo proposte più contemporanee perché possa diventare uno spazio che favorisce il contatto tra le persone”. I lavori sono stati effettuati su uno stabile preso in affitto con contratto a lungo termine per ammortizzare i costi ingenti di ristrutturazione. “Ora a Milano siamo abbastanza coperti e le future aperture di Red potrebbero riguardare altri centri italiani. Ci piacerebbe realizzarne cinque entro il 2020”, ha rimarcato Baitelli, precisando che ogni locale ha la sua identità ed è l’espressione del modo in cui lo interpreta il pubblico del quartiere dove sorge. “Red è uno spazio camaleontico nel quale il mix di incasso tra parte food e vendita di libri cambia nel tempo, spesso anche durante la settimana. In piazza Gae Aulenti, per esempio, è per due terzi generato dalla ristorazione. In Brera ci aspettiamo un 50% libri e 50% food”.
A oggi Red conta cinque locali a Milano, uno a Firenze e uno a Roma. Altre particolarità dello store di Brera? Ha una sezione di volumi in lingua inglese, una parte pensata per i bambini ed è il primo Red privo di wifi. “Non lo abbiamo messo semplicemente perché abbiamo pensato che non li volevamo fare tutti uguali”, ha concluso Baitelli.