In Europa è gin-mania. A certificare il boom del distillato di origine olandese (per poi divenire britannico d’adozione) è l’ultima edizione del report redatto da Iwsr e just-drinks, “Global Gin Insights”, da cui si evince che le vendite internazionali sono cresciute del 7,4% nell’arco di un anno, per un totale di 35 milioni di casse. Tuttavia, a livello di consumi, c’è un Paese del mondo che da solo è in grado di assorbire oltre la metà della domanda totale e non si trova in Europa, bensì in Asia. Si tratta delle Filippine, con 18 milioni di casse e principalmente a marchio Ginebra San Miguel, presente da quasi due secoli nell’arcipelago.
A parte questo caso abbastanza anomalo e tendenzialmente di fascia bassa, lo studio evidenzia come l’andamento dei consumi del distillato base di numerosi cocktail e long drink sia in crescita in 39 dei 50 principali mercati del mondo e che in 19 di questi il trend risulta essere double digit growth. In Europa, in particolare, l’andamento favorevole è guidato da Spagna e Gran Bretagna, ma anche Germania, Italia e Francia sono in pieno sviluppo, pur partendo da livelli inferiori. E in ogni caso, il livello qualitativo del gin consumato nel vecchio continente è tra i più elevati al mondo.
In Spagna i consumi sono cresciuti del 7% superando le 5 milioni di casse. In controtendenza invece gli Stati Uniti, secondo mercato internazionale dopo le Filippine con circa 10 milioni di casse: qui la performance del gin nel 2017 si è chiusa in negativo dell’1 percento. Molto male l’India, dove il distillato ottenuto con l’uso dei cosiddetti botanicals (erbe e sostanze aromatizzanti) gode di pessima immagine e reputazione.
Il report di Iwsr e just-drinks analizza i trend al 2021 e prevede che il numero di casse (ciascuna contenente 9 litri di gin) consumate a livello mondiale salirà di 1,5 milioni, arrivando pertanto a 36,5 milioni, e che se le Filippine manterranno il primato mondiale, con un gin di primo prezzo, sarà tuttavia la fascia premium ad aumentare in maniera più consistente grazie anche alla tendenza al consumo di prodotti artigianali e locali. Il tasso più elevato di crescita nei prossimi cinque anni riguarderà nell’ordine Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Sud Africa e il canale travel retail.
Tra gli spirits, da qui al 2021, soltanto il whisky è destinato a crescere a un passo superiore a quello del gin.