Mancano due mesi all’inizio di Terra Madre Salone del Gusto e già il programma messo a punto da Slow Food per la manifestazione biennale di scena a Torino (20-24 settembre) inizia a prender corpo, anche sotto forma di “buon bere”. E non significa soltanto vino ma anche bollicine, birre, rum e cocktail, tutti protagonisti durante le cinque giornate slow in cinquanta laboratori del gusto.
Partiamo dagli spirits. La novità 2018 dell’Enoteca di Slow Food di base a Palazzo Reale sono il Punto Mixology, con le creazioni dei bartender de I Maestri del Cocktail, e il Punto Vermouth, curato dall’Istituto del Vermouth di Torino. Inoltre i Maestri del Cocktail saranno protagonisti nelle degustazioni che si terranno in tre Laboratori del Gusto sulla realizzazione di cocktail “a km zero”, utilizzando prodotti di un determinato territorio. Ad esempio: un drink 100% Piemonte dove al vermouth, base fondamentale per la miscelazione, si uniscono altri prodotti (materie prime, liquori e distillati) provenienti esclusivamente da questa regione. Lo stesso avverrà per Toscana e Veneto.
Quanto ai rum, il patron di Velier (importatore specializzato) Luca Gargano sarà protagonista di un metaforico viaggio alla scoperta delle sue distillerie preferite tra Antille e Caraibi compresa una degustazione di Clairin, nuovo Presidio Slow Food ad Haiti. Un altro laboratorio organizzato a Terra Madre Salone del Gusto riguarderà la Chartreuse, elisir frutto della distillazione di 130 erbe e piante officinali.
Il focus sul “buon bere” a Torino riguarda naturalmente i vini. Si parte dal libanese Château Musar per poi spostarsi in Piemonte con l’omaggio a Domenico Clerico, un anno dopo la sua scomparsa, per poi celebrare la memoria di un altro grande compianto vignaiolo, Leonildo Pieropan. Altri laboratori saranno dedicati al Fiano di Avellino docg della cantina Pietracupa e al cinquantesimo anniversario della denominazione Montepulciano d’Abruzzo con la verticale da sei annate del suo grande interprete Emidio Pepe. Il trend vini naturali viene approfondito con Vini dell’anima, naturali come “natura” comanda, attraverso la degustazione a bottiglie coperte dei vini di tre produttori di altrettante regioni, e con il Laboratorio del Gusto monografico dedicato alla Tenuta di Valgiano, nel lucchese. Al di fuori dell’Italia ci saranno momenti incontri legati ai vini biologici e biodinamici dell’Europa Centrale, quelli sui vini in anfora della Georgia e gli antichi vitigni dei Balcani.
C’è infine molta attesa, dato il fermento nel mondo delle birre artigianali, per gli eventi sotto il marchio Slow Beer. I laboratori del gusto affronteranno i prodotti sperimentali di Dogfish Head, birrificio cult nel Delaware, Firestone Walker in California, il laboratorio God Save the Beer con gli assaggi di alcune delle produzioni più significative dei birrifici artigianali inglesi abbinate a una selezione di formaggi locali, le Flemish Red ales belghe maturate in botti di rovere. In agenda anche i programmi con blender del Belgio e affinatori italiani in “Oltre la produzione: l’arte degli assemblatori di birra” e il “Laboratorio Birre e foraging, un incontro possibile”.
Gli eventi sono prenotabili sul sito www.slowfood.it