Cambio della guardia in Umbria, alla presidenza del Consorzio di tutela dei vini di Montefalco, denominazione nota soprattutto per il Sagrantino docg. In realtà si tratta di un ritorno per Filippo Antonelli, 58 anni, al suo terzo mandato di presidente e a vent’anni dalla precedente esperienza. Resterà in carica fino al 2021 e sostituisce Amilcare Pambuffetti, rimasto ai vertici per 6 anni.
Il vice presidente è Peter Robert Heilbron, dell’azienda Tenuta Bellafonte. I consiglieri nominati dall’assemblea sono Paolo Bartoloni, Corrado Dal Piaz, Antonio Donato, Liù Pambuffetti, Giampaolo Farchioni, Alessandro Mariani, Alessandro Meniconi, Giusy Moretti e Giampaolo Tabarrini.
Antonelli è dal 1986 alla guida dell’azienda Antonelli San Marco, tra i precursori della denominazione nel passaggio da metodo convenzionale a biologico con la prima vendemmia certificata da Valore Italia nel 2012 e in grado di attuare una conversione graduale degli oliveti (10 ettari) e dei vigneti (50 ettari) della tenuta. “Il nuovo corso della denominazione – ha affermato Antonelli subito dopo la nomina – sarà all’insegna della continuità. Ho guidato il Consorzio nella seconda metà degli anni Novanta, quando si accendevano i riflettori sul Sagrantino. Il mio sforzo sarà quello di raccontarne, a venticinque anni di distanza, la maturità, l’eleganza frutto della sua evoluzione insieme alla consapevolezza raggiunta dal territorio e dai vigneti” dichiara Filippo Antonelli.
Sono 1.200 gli ettari vitati della denominazione umbra, suddivisi in 750 ettari di Montefalco Sagrantino docg e 430 ettari di Montefalco doc, a cui si aggiungono altri vigneti di uve bianche come Grechetto e Trebbiano Spoletino, entrato nell’uvaggio del Montefalco Bianco in sostituzione di quello toscano. Il Consorzio di tutela riunisce 231 soci, di cui 60 sono cantine, e costituisce il 16,7% della produzione di vino in Umbria, per un totale di oltre 3 milioni di bottiglie.