Il mercato dei meal kit è in continua crescita e l’italiana Quomi, start up fondata nel 2016 da Andrea Bruno e Daniele Bruttini, entrambi ex Zalando, vuole approfittare dell’occasione per imporsi in un mondo che, secondo quanto riporta uno studio di Technomic, entro il 2020 dovrebbe arrivare a 10 miliardi di dollari di ricavi globali.
“A oggi – spiega a Pambianco Wine&Food Daniele Bruttini – possiamo contare su oltre cinquemila clienti privati, tutti in Italia, e collaboriamo con aziende come Barilla, Perugina, Delicious e Caffè Vergnano. Abbiamo bisogno di capitali per crescere e i risultati ottenuti ci hanno permesso di chiudere un round da 600 mila euro a settembre, a cui dovrebbe seguire nei prossimi mesi un ulteriore aumento per consolidare la crescita sul mercato interno. Vorremmo concretizzarlo entro l’anno e ci lavoreremo già nelle prossime settimane”.
A oggi, Bruno e Bruttini restano azionisti di maggioranza della società, nella quale hanno investito diversi business angels con l’aggiunta dell’incubatore di start up Digital Magics come unico investitore istituzionale.
L’ultima novità di Quomi riguarda l’ingresso in gdo, che non cambia l’identità digitale del brand ma rappresenta un ulteriore passaggio di credibilità con il debutto nella distribuzione offline. L’accordo è stato siglato con la catena di ipermercati Iper (gruppo Finiper), e dallo scorso 13 aprile ha reso disponibili i meal kit Cucina Facile di Quomi, con ingredienti freschi nelle giuste dosi, nei punti vendita Iper di Arese e Milano Portello. Le prime ricette sono i pizzoccheri valtellinesi, le sovracosce di pollo arrosto con carote e pastinaca e gli straccetti di manzo allo zenzero con zucchine trifolate.