Crescere all’estero con i nuovi prodotti, consolidare il mercato interno con il Prosecco. Ecco in sintesi le linee strategiche fissate dall’AD Alessandro Marchionne per Genagricola, la più estesa azienda agroalimentare italiana controllata dal gruppo Generali. Dopo l’acquisizione dei 35 ettari di terreno in Valpolicella, dove ha prodotto l’Amarone Costa Arénte presentato a Vinitaly, Genagricola ha iniziato questo processo e i risultati non tardano ad arrivare.
“Abbiamo chiuso il 2017 con un balzo del 35% oltreconfine, consolidando al tempo stesso l’Italia dove abbiamo ottenuto una progressione del 3%”, sottolinea Marchionne, evidenziando un giro d’affari wine di 14 milioni su un totale di oltre 46 milioni considerando anche le altre attività agricole del gruppo.
L’operazione Costa Arénte punta a riequilibrare in parte lo scompenso tra tipologie di vini. “Avevamo un 70% di vini bianchi e per crescere all’estero ci serviva innanzitutto un Amarone. Ora lo abbiamo e stiamo centrando il risultato”. La crescita nell’immediato non avverrà per linee esterne, poiché l’acquisizione in Valpolicella comporterà investimenti importanti sia in cantina sia in appassimento.
Tra i maggior investimenti in cantiere compaiono i lavori di costruzione della cantina, l’ospitalità a Torre Rosazza in Friuli e infine l’operazione in atto per Ca’ Corniani, area da 1.700 ettari laddove l’azienda punta ad avvicinare i tanti turisti stranieri delle coste adriatiche e di Venezia a un concetto di agricoltura sostenibile come quella portata avanti in Veneto Orientale. “Creeremo 32 km di piste ciclabili collegate con i percorsi delle antiche bonifiche della zona”, sottolinea Marchionne. Il progetto vincente per il recupero di Ca’ Corniani è stato individuato in quello firmato da Alberto Garutti e denominato Le Tre Storie di Paesaggio. “Non puntiamo a diventare gestori di hotel in zona. Sarà piuttosto un modello di giardino, collegato però a una attività agricola viva”, afferma Marchionne.