Ha aperto ieri, in contemporanea con l’inaugurazione di Pitti Immagine Uomo, il locale firmato Massimo Bottura all’interno del Gucci Garden a Firenze, che ospita un rinnovato spazio museale, una boutique, l’archivio della maison fiorentina e appunto il ristorante da 35 coperti (terrazza esclusa) dello chef tre stelle Michelin.
Gucci Osteria, questo il nome del ristorante, è stato affidato da Bottura alla giovane cuoca colombiana Ana Karime Lopez Kondo, moglie di Taka Kondo, sous chef de l’Osteria Francescana di Modena e pertanto braccio destro dello chef italiano più quotato al mondo.
Il menu studiato da Bottura per Firenze si basa su una efficace contaminazione di sapori, con una prevedibile presenza di grandi ingredienti e piatti emiliani come Culatello, Tortellini ed Emilia Burger, qualche tocco toscano (Hot Dog di Chianina), aperture in chiave europea (nel piatto “Napoli e Marsiglia non sono poi così lontane”) e internazionale “(“Melanzane Thai piccanti”), con l’aggiunta di un omaggio al suo sous chef (“Taka Buns”, bun cotti al vapore con pancia di maiale e salsa piccante).
La formula Osteria Gucci, originata innanzitutto da un rapporto di amicizia tra Bottura e il conterraneo Marco Bizzarri, presidente e ceo di Gucci, verrà testata a Firenze con la possibilità di essere poi replicata in altri contesti e territori. Per Bottura si tratta della prima vera uscita a tempo indeterminato da Modena, poichè lo chef non si era mai impegnato fuori dall’Osteria Francescana se non per i suoi progetti “Soul for food” legati ai Refettori e per un certo periodo con Eataly a Istanbul.