Sorpasso effettuato. La Francia passa l’Italia e diventa il primo paese esportatore di vini negli Stati Uniti. Il dato in valore dell’export nei primi nove mesi evidenzia un progresso francese del 18,8% contro il timido +3% dei produttori italiani: un balzo che permette alle aziende d’oltralpe di salire a 1,219 miliardi di euro contro i 1,209 dell’Italia, incamerando un vantaggio di dieci milioni che a fine anno potrebbero essere molti di più.
La perdita della leadership italiana (dopo otto anni di dominio) nel primo mercato mondiale per l’import di vino completa il trionfo francese nei tre paesi che più contano. Oggi Parigi è leader non solo negli Usa, ma anche in Gran Bretagna e naturalmente in Cina, dove le differenze tra francesi e italiani restano abissali nonostante la crescita in atto per le nostre esportazioni.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio paesi terzi di Business Strategies, che assieme a Nomisma-Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati sulle importazioni di vino statunitensi aggiornate al 3° trimestre di quest’anno, le quote di mercato detenute dagli italiani negli States sono diminuite dal 32,7% al 31,1% soprattutto per la stagnazione delle vendite di vini fermi imbottigliati, dove l’Italia rimane market leader con 962 milioni di euro incassati nei nove mesi, ma guadagna in valore solo l’1,6%, contro il +21,4% francese e una media import generale sul segmento del 5,9%. Sotto media anche i nostri spumanti, che pur incrementando dell’8,7% fanno peggio del mercato (+11,5%) e naturalmente dei francesi (+14%), leader in valore della tipologia con 432 milioni di euro.
“In un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti sono diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche”, afferma Silvana Ballotta, CEO di Business Strategies. Al di là delle problematiche legate alle azioni di promozione, emerge con chiarezza la differenza di posizionamento tra Francia e Italia, con la prima in grado di esportare negli Stati Uniti a un valore più o meno doppio rispetto a quello dei vini made in Italy.