Buone notizie in vista per i produttori di spirits. La decisione di Pechino di ridurre i dazi all’import avrà un impatto favorevole sull’export in Cina, con bottiglie di pregio disponibili a prezzi meno gravosi. Il calo è particolarmente significativo per i vermouth e prodotti similari: la tassa attualmente applicata è pari al 65% e scenderà a quota 14 percento. Dimezzato il carico fiscale sul whisky, che però incideva soltanto per il 10% e ora sarà portato a quota cinque.
Un portavoce di Diageo, primo gruppo mondiale degli spirits e leader nella produzione di whisky, ha dichiarato all’agenzia statunitense Bloomberg che la decisione del governo cinese comporterà, nelle aspettative della società londinese, un aumento del consumo di whisky nel più importante mercato asiatico, da cui dipende circa il 25% delle vendite complessive del gruppo, ma per il whisky la dipendenza dall’Asia sale fino al 40 percento.
Sono ben 187 le categorie di prodotto interessate dal taglio dei dazi, che scenderanno mediamente dal 17,3 al 7%, ma le riduzioni più significative in termini percentuali riguarderanno proprio i prodotti alcolici.