Tenuta Sette Ponti guarda all’estero e, in particolare, mette nel mirino i mercati dell’Estremo Oriente. A dirlo a PambiancoWine è Antonio Moretti Cuseri, imprenditore che controlla diversi marchi di vino. Il fatturato dell’azienda toscana è stato di 4,5 milioni nel 2016, in arrivo per oltre il 90% dall’estero. “I nostri mercati principali rimangono gli Stati Uniti, il Canada e i Paesi di lingua tedesca in Europa, ma stiamo crescendo anche in Asia, un mercato sempre più importante”.
Moretti si aspetta di crescere a doppia cifra nel 2017, grazie anche all’aumento del prezzo medio wholesales delle bottiglie, che attualmente si aggira sui 15 euro, con punte di 40 euro per l’alto di gamma, presidiato con le etichette Oreno (quinto posto nella Top Hundred della rivista Wine Spectator) e Vigna dell’Impero 1935. “Ci siamo impegnati nel corso degli anni a incrementare la qualità dei nostri prodotti, cui è corrisposto un naturale aumento dei listini”, spiega l’imprenditore.
Ad oggi, Tenuta Sette Ponti – che si estende per 330 ettari, dei quali 50 a vigna, in Valdarno, tra Firenze e Arezzo – vende nel mondo circa 300mila bottiglie l’anno, grazie a una rete vendita semidiretta in alcuni Paesi, agli importatori partner e ai brand ambassador del marchio che, specie negli Stati Uniti e in Canada, promuovono l’azienda tra la clientela, costituita prettamente da enoteche, collezionisti e ristoranti di fascia medio-alta.