Nasce a Fidenza Village un nuovo format ambizioso di ristorazione. Si tratta di Villano, progetto ideato con l’obiettivo e la visione di portare al grande pubblico una proposta basata sulla tradizione e sull’autenticità ma disegnata in stile contemporaneo.
“In due mesi siamo passati dall’ideazione alla realizzazione, è stato tutto velocissimo” racconta a Pambianco Wine Tiziano Vudafieri, architetto e autore del progetto ma al tempo stesso facente parte della compagine societaria che ha investito in questo format. La società si chiama I Bravi in onore alle origini lecchesi dei soci ed è composta da Franco Impelliccieri, titolare del ristorante L’Altro Griso a Malgrate (Lecco), Luca Delle Donne (che controlla la società di catering Piaceri d’Italia), Catherine Vautrin (imprenditrice della moda, presidente del brand Paule Ka), l’avvocato Diego Rigatti e infine da Vudafieri; gli ultimi due sono anche i soci fondatori a Milano di Dry e Pisacco, rispettivamente la pizzeria e il bistrot diretti dallo chef Andrea Berton.
Inaugurata il 16 novembre, la macchina di Villano punta a superare il rodaggio all’outlet emiliano di Value Retail per poi essere replicato in altre location commerciali, ricreando l’atmosfera dell’antica trattoria di campagna. Il concept si basa su postazioni create per la preparazione di piatti fatti al momento e dall’alto contenuto qualitativo, partendo da materie prime eccellenti fornite da contadini e artigiani del cibo, tra cui l’ormai introvabile ‘violino d’oca’ della val Chiavenna. Il nome Villano deriva proprio dall’evocazione dell’uomo del contado, il lavoratore della terra da cui parte il processo di creazione di questi piatti. Il concept di Villano ribalta le funzioni classiche degli spazi di un ristorante, portando l’azione fuori dalla cucina per esaltarla nella sala con postazioni di lavoro a diretto contatto con il pubblico. Nelle cucine a vista si svolgono infatti i riti della preparazione manuale della sfoglia, del pane impastato, delle cotture di sughi e del taglio di pesci, carni e salumi. La pasta viene preparata ogni giorno, solo con farina di grano autoctono. Le carni arrivano dal Piemonte, il pesce dalla cooperativa dei pescatori di Chioggia. La verdura proviene da produzioni ortofrutticole del territorio, secondo stagione e disponibilità.