Masi Agricola archivia con soddisfazione il primo Vinitaly da impresa quotata in Borsa e per Sandro Boscaini, che mezzo secolo fa ha contribuito a far nascere la manifestazione veronese, è il tempo dei bilanci. “Abbiamo portato a casa ancora una volta un risultato positivo, in un mercato che non è tra i più facili – dichiara a Pambianco Tv il presidente della società della Valpolicella – aumentando il fatturato e confermando i livelli di alta redditività raggiunti in passato. Abbiamo inoltre distribuito ai nostri azionisti un dividendo pari al 50% dell’utile e al 2% del valore attuale delle nostre azioni”.
Boscaini conferma le strategie del gruppo: crescere per linee interne e, qualora vi siano le condizioni desiderate, anche per linee esterne, incrementando al tempo stesso la visibilità dei brand avvicinandosi al consumatore finale attraverso il progetto wine bar. Sulla ventilata acquisizione di un’azienda a nordest, Boscaini afferma: “Non sta arrivando né si allontana, ma tra le realtà del vino ci sono delle remore, le stesse che ho avuto io quando si è trattato prima di accogliere un fondo all’interno del capitale e poi di andar in Borsa. Questo perché il nostro mondo è rispettoso di valori che in altri settori possono essere visti come secondari mentre per noi sono primari: tempo, tradizione e famiglia. La finanza deve rimanere un valido supporto, ma non può sostituire questo assieme di valori”. Per quanto riguarda i singoli mercati di destinazione, afferma l’AD Federico Girotto, stanno performando particolarmente bene gli Stati Uniti, ma anche l’Italia ha offerto nei primi tre mesi 2016 delle indicazioni superiori alle attese.
Tra le novità presentate a Vinitaly spicca… un orologio, il Tempo Costasera, realizzato dall’azienda veronese e made in Italy Ab Aeterno utilizzando il legno delle botti di uno dei vini simbolo della produzione a marchio Masi, l’Amarone Costasera. La presentazione ufficiale è avvenuta durante un evento organizzato nel fuori Vinitaly allo showroom di Bulthaup.