La Cina sostiene i conti di Moncaro, prima realtà marchigiana nel settore vitivinicolo con 12 milioni di bottiglie prodotte e circa 24 milioni di euro di fatturato nel 2014, per il 65% ottenuti all’estero. La società cooperativa con sede a Montecarotto (Ancona) ha registrato lo scorso anno una crescita del 15% nel mercato cinese, dove opera dal 2008 attraverso una società di importazione costituita con un partner locale privato, Deng Feng, e che le ha permesso di aprire 13 wine store a marchio proprio su licenza nelle città di prima e seconda fascia. “Abbiamo puntato, in quell’immenso mercato, ad affermare il brand con una serie di investimenti mirati e dai quali stiamo ottenendo notevoli risultati” spiega a Pambianco Wine News il presidente di Terre Cortesi Moncaro, Doriano Marchetti. Per il 2015 non sono previste ulteriori aperture. “Puntiamo a consolidare l’esistente – continua Marchetti – ma se dovessimo trovare qualche altro operatore che crede nel progetto, potremmo ripensarci”. L’export complessivo nel 2014 è cresciuto del 5%, compensando il calo del fatturato domestico (-6%) e le previsioni per l’anno in corso sono di un ulteriore 3% in più: oltre alla Cina, le principali destinazioni estere con quote omogenee di fatturato sono Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Germania, Giappone, Stati Uniti e altri mercati europei, ma è in crescita anche il business con l’India. Nell’ultimo concorso enologico internazionale del Vinitaly, Moncaro ha ottenuto la Gran Medaglia d’Oro per il Vigneti del Parco 2010 e la Medaglia d’Oro per il Nerone 2011 Riserva, entrambi della Docg Conero e prodotti nella cantina di Camerano (Ancona). “I premi ottenuti – conclude il presidente di Moncaro – consentono al Conero di essere annoverato tra le grandi Docg italiane e di accendere un nuovo riflettore internazionale sulle peculiarità dei vitigni autoctoni”.