Spesso la riduzione del consumo idrico da parte delle aziende è una scelta di sostenibilità, talvolta però diventa una necessità. Nel caso della E&J Gallo, realtà californiana leader nella produzione vitivinicola e prima società americana del settore a controllo familiare con un fatturato di 3,8 miliardi di dollari, è stata anche la risposta alla siccità che da qualche anno colpisce Napa Valley e dintorni. Il gruppo con base a Modesto ha pertanto avviato una strategia basata sull’utilizzo di tecnologie per il risparmio dell’acqua impiegata nella produzione, sostituendola per esempio con l’azoto nella pulizia delle bottiglie (che le ha permesso di risparmiare un milione di galloni d’acqua), inserendo idropulitrici più efficienti e ricorrendo ad acque di recupero per l’irrigazione dei terreni. I risultati? Dal 2008 a oggi, il consumo idrico è diminuito del 25 per cento. Secondo quanto riporta il quotidiano San Francisco Business Times, il gruppo fondato nel 1933 dai fratelli Ernest e Julio Gallo non è il solo ad aver avviato simili azioni. La Jackson Family Wines di Santa Rosa (sempre in California), presente anche in Italia con le tenute Arcanum e Tenuta di Arceno (Chianti), applica l’irrigazione con sistemi a goccia e monitora costantemente il volume di acqua rilasciata per evitare eccessi, ricorrendo quando possibile al riutilizzo di acque precedentemente impiegate, arrivando a dimezzarne il consumo calcolato per gallone di vino prodotto.