Germania e Svizzera sotto la lente di ingrandimento degli export manager. Il 22 maggio a Lonigo (Vicenza) è stata presentata l’indagine Wine Monitor di Nomisma dedicata ai due principali mercati di lingua tedesca. Se la Germania, con oltre 2,5 miliardi di vino importato nel 2014, si colloca al terzo posto tra i mercati mondiali d’importazione del vino (dopo Stati Uniti e Gran Bretagna) ed è la seconda destinazione del vino italiano (il 20% delle vendite all’estero di vini made in Italy si indirizza verso la Germania), la “piccola” Svizzera si conferma un punto di riferimento per il mercato di fascia alta e uno dei primi cinque mercati al mondo per consumo pro-capite di vino, con il prodotto italiano preferito a quello francese e spagnolo. L’Italia controlla una quota pari al 15% sul totale delle vendite (in volume) in Germania, dove il 48% è nelle mani dei produttori locali. Gli elvetici stanno riducendo marcatamente i consumi, scesi da 40 a 35,5 litri/anno in dieci anni, ma con 916 milioni di euro importati nel 2014 si posizionano al settimo posto tra i migliori importatori mondiali di vino e il 36% è controllato dagli italiani. “Germania e Svizzera – dichiara a Pambianco Wine il responsabile di Wine Monitor, Denis Pantini – rappresentano due mercati che potremmo definire maturi per quanto riguarda i consumi di vino, sebbene le differenze tra i due siano sostanziali. La Germania acquista circa il 30% del nostro vino destinato alle esportazioni, ma pesa per il 19% sui valori di export per via di importanti flussi di sfuso, mentre la Svizzera incide per meno del 4% nei volumi, ma per oltre il 6% nei valori”. Questa differenza discende anche dal ruolo dei diversi canali di vendita: in Germania la grande distribuzione, in particolare i discount, controlla la quasi totalità delle vendite off-trade di vino, mentre in Svizzera, pur essendo in crescita negli ultimi anni, il peso della Gdo (e dei discount) è meno schiacciante. “Questa diversa configurazione – continua Pantini – determina non solo le tipologie di vino importate, ma anche il diverso posizionamento di prezzo: nel 2014, il prezzo medio all’export di vino italiano in Germania è stato pari a 1,65 euro/litro (2,72 euro nel caso dei vini fermi in bottiglia), in Svizzera 4,52 euro/litro (5,83 per quelli imbottigliati)”.