Le Cinque Terre sono tra le destinazioni turistiche italiane più gettonate e conosciute al mondo, ma fino allo scorso anno nel territorio compreso tra La Spezia e Riomaggiore non esisteva nemmeno un hotel a cinque stelle. Da quest’anno la situazione è cambiata, con il riconoscimento di massima categoria ottenuto dal Grand Hotel Portovenere, acquisito nel 2014 dalla famiglia milanese Paletti, attiva nel settore immobiliare con Filcasa e già proprietaria della catena alberghiera Gruppo Mirage. Inoltre, da quest’anno e attraverso un’altra società, i Paletti hanno acquisito un’altra struttura sempre a Porto Venere, perla del cosiddetto golfo dei Poeti, vale a dire il Royal Sporting, hotel a 4 stelle con piscina e spiaggia privata.
La quinta stella del Grand Hotel è il risultato di un costante miglioramento dell’edificio, un antico convento trasformato in struttura ricettiva con vista sul porticciolo e sulle caratteristiche case colorate di Porto Venere, patrimonio dell’Unesco e porta d’accesso del Parco delle Cinque Terre. All’offerta alberghiera, composta da 50 camere comprese le due suite Dei Poeti e Del Castello, si aggiunge quella legata all’alta ristorazione con il Palmaria Restaurant, guidato dallo chef Francesco Parravicini (già in forze al Principe di Savoia di Milano, al Grand Hotel di Rimini e all’Harry’s Bar di Londra, alla corte di Alberico Penati), la cui cucina è fondata sulla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, tra i quali spiccano le pregiate ostriche allevate al largo di Lerici. La carta dei vini unisce etichette di pregio e internazionali alle bottiglie prodotte dai vignaioli “eroici” delle Cinque Terre, i cui vigneti sono esposti direttamente sul mare.
“La proprietà – afferma Antonio Polesel, direttore del Grand Hotel – ha scelto di mettere in campo investimenti mirati, che hanno saputo rendere il nostro albergo vicino alle aspettative di una clientela abituata a viaggiare in tutto il mondo”. Il 35% delle presenze è di origine statunitense e circa il 90% arriva dall’estero, ragion per cui Palmaria ha deciso di unire ai piatti territoriali rielaborati in chiave gourmet un percorso dedicato ai grandi classici della cultura culinaria italiana, denominato “Grand Tour” come evocazione del viaggio in Italia intrapreso nei secoli scorsi dai rampolli dell’aristocrazia europea e dai grandi letterati per vedere i posti più celebri della penisola, con tappa obbligatoria tra Cinque Terre e Porto Venere.
Il Grand Hotel dispone di due uffici commerciali, negli Usa e in Brasile, per le attività promozionali e per favorire l’incoming. I pacchetti offerti possono comprendere la visita alle aziende vinicole, il tour dedicato alle alle ostriche di La Spezia e anche i corsi di cucina per apprendere i segreti della preparazione della pasta fresca o del pesto alla genovese.