Crescono fino al 50% i fatturati annui delle società specializzate nei format di ristorazione. Secondo lo studio pubblicato da Pambianco Magazine Wine&Food, la classifica per il segmento commerciale vede svettare Chef Express con un giro d’affari annuo di 573 milioni (+12%), davanti a Cigierre con 354 milioni (+18% senza considerare il risultato della neoacquisita America Graffiti) e Sebeto, recentemente passata da Change Capital a OpCapita.
Nel segmento premium, invece, il primato spetta a Obicà, con 38 milioni (+13%), davanti a Panino Giusto (31) e Signorvino (30). Proprio nella fascia alta sono in vista diverse operazioni a cominciare proprio dal leader Obicà, per il quale dovrebbe essere imminente il cambio di azionista di maggioranza. Il tutto a testimonianza di un forte appeal dei format di ristorazione verso gli investitori, perché l’espansione è appena iniziata e perché questa tipologia di business è al riparo dalla concorrenza delle vendite online.
Le trattative per l’acquisizione del controllo di questi format vedono il riconoscimento di premi superiori alla media per i loro creatori. “Non si guarda più solo al freddo ebitda – evidenzia Nicola Reggio, partner di Area Retail, società di consulenza specializzata nella diffusione retail dei food format – perché ogni importo va comparato al settore di riferimento. E la ristorazione, rispetto per esempio alla moda, gode di un notevole vantaggio: non soffre la concorrenza delle vendite online che nel caso dei format, attraverso le società di food delivery, finiscono per diventare un partner anziché un competitor, incrementando la marginalità in conto economico”. Emblematico il caso di La Piadineria, venduto a dicembre da Idea Taste of Italy a Permira per un valore stimato tra i 200 e 250 milioni di euro a fronte di un ebitda pari a circa un terzo del fatturato consolidato di 60 milioni.