Nel contesto di Fico Eataly World, un ristorante come quello aperto da Enrico Bartolini con Le Soste poteva sembrare un azzardo e tale, a quanto pare, è stato.
Con un comunicato stampa molto diplomatico, lo chef dichiara conclusa l’esperienza all’interno della Fabbrica Italiana Contadina di Bologna. Il termine utilizzato è quello del “passaggio di testimone”, nel senso che potrebbe essere un altro esponente de Le Soste a sostituire Bartolini, a questo punto sempre più concentrato sugli altri progetti a Milano (è in arrivo il secondo locale con Pandenus in piazza Gae Aulenti) e altrove, ma la sfida non è facile e non lo è proprio per l’identità della location. Molto dipenderà poi dal ritmo che prenderà il parco tematico del food, che nei primi mesi ha vissuto la propria esistenza a corrente alternata con affluenza soddisfacente nei fine settimana e piuttosto lenta negli altri giorni, quando i ristoranti, compreso quello di Bartolini, hanno potuto contare ben pochi coperti, con danno non solo economico ma anche d’immagine.
Bartolini affida a una dichiarazione ufficiale la sua visione di Fico, definito come “un bellissimo progetto ed è giusto che altri cuochi abbiano l’opportunità di farsi conoscere a livello internazionale dal pubblico che frequenta il Parco. L’alternanza a mio avviso è sempre positiva perché dà modo al pubblico di esplorare tradizioni e territori attraverso gusti e sapori unici”.
Si conclude così, in maniera soft, l’esperienza del ristorante Cinque – Enrico Bartolini & Le Soste. Ed è altrettanto soft il virgolettato del presidente dell’associazione, Claudio Sadler. “All’interno di Fico – afferma lo chef milanese – la proposta deve costantemente rinnovarsi e dare spazio ai tanti e bravissimi interpreti che rappresentano la nostra ricca cucina italiana. Noi cuochi de Le Soste restiamo a disposizione dell’organizzazione”.