Ca’puccino focalizza le prossime aperture nei centri storici e inizia da Milano, dove sono previste tre nuove inaugurazioni entro il 2019. La prima location è stata già definita in via Garibaldi, la seconda dovrebbe riguardare la zona nei pressi del Teatro alla Scala ma il contratto non è ancora stato firmato. La firma invece è giunta per un piano di franchising del brand di caffetteria e ristorazione per l’Iran, l’Arabia Saudita e gli Emirati. “Entro l’anno – racconta a Pambianco Wine&Food il CEO Giacomo Moncalvo – ci aspettiamo due aperture in Arabia, una in Iran e negli Emirati, oltre a una location molto importante su Londra”.
Attualmente il format è diffuso in Italia e Inghilterra con 14 locali, di cui 2 a Milano e 2 a Londra. Ca’puccino ha chiuso il 2017 con 17,2 milioni di ricavi, in crescita del 5% circa rispetto ai 16,5 milioni dell’esercizio precedente. Il previsionale di Moncalvo fissa 18,5 milioni alla fine del 2018 e 22 milioni nel 2019.
La società è controllata per il 55% da Migeca e per il restante 45% dal fondo di private equity B4 Investimenti, che ha acquisito le quote nel 2013 e pertanto si avvicina alla possibile uscita.
“Il potenziale del nostro format è molto alto – afferma Moncalvo – perché lo abbiamo declinato in maniera piuttosto trasversale, fino alla modalità take away in determinate location tipo centro commerciale. Siamo cresciuti moltissimo all’interno dei designer outlet, ma ora pensiamo che sia più strategica la presenza come all day dining nei centri storici anche in chiave diversificazione del rischio, vista anche la concorrenza dello shopping online rispetto a canale degli outlet. I nostri centri di riferimento sono e saranno due: Milano e Londra”.