“Alshaya è un colosso e noi saremo il loro primo e unico format italiano di ristorazione”. Massimo Innocenti, proprietario e amministratore di Spontini, si gusta l’inizio di una collaborazione che promette di imporre il brand milanese della pizza cotta in teglia in un fronte piuttosto ampio di mercati.
La presentazione dell’accordo annunciato qualche giorno fa con la società da 3.500 negozi e 50 mila addetti specializzata nel retail, è l’occasione per illustrare i programmi di espansione che prevedono oltre trenta aperture nella prima fase in territorio Middle East e che, considerando gli sviluppi successivi anche in nord Africa, Russia e Turchia (tutte aree coperte da Alshaya), potrebbero consentire a Spontini di toccare quota cento punti vendita con questo accordo di franchising. “Non siamo e non potremo mai essere Pizza Hut – aggiunge Innocenti – perché esistono determinate criticità nel nostro sistema produttivo, basato su prodotti freschi e tanta manualità, ma Spontini punta a diventare un marchio globale. Per questo, al di là dell’accordo con Alshaya, siamo entrati direttamente nel canale travel retail con il punto vendita di Milano Centrale e ora, dalla prossima settimana, con il primo store aeroportuale a Milano Malpensa”. L’apertura allo scalo varesino è il frutto di un accordo con My Chef.
Per il 2018 Spontini prevede, dopo Malpensa, la prima apertura a Venezia, a cui seguiranno altre due città italiane, per ora top secret, e due store in Giappone: il primo sarà inaugurato in marzo a Yokohama e il secondo in novembre a Fukuoka. E poi ci sono gli opening programmati con Alshaya: il primo a Kuwait City, al centro commerciale The Mall (previsto per metà agosto), e il secondo a Dubai. Nella città degli Emirati si parla di aprire tra settembre e novembre in una location che, sostiene Innocenti, “potrebbe essere lungo la Marina oppure all’interno del Mall of Emirates, dobbiamo ancora decidere”.
Intanto Spontini ha chiuso l’anno con un aumento dell’11,2%, a 23,5 milioni di euro e sfiorando i 4,2 milioni di tranci di pizza nei 24 negozi già avviati.
Il piano globale di Innocenti prevede una crescita in Asia, con ingresso in Cina e India, e altre aperture tra Italia ed Europa. “Prima di lasciare l’azienda ai miei figli, vorrei aprire uno Spontini a Chicago per spiegare agli americani che la pizza l’abbiamo inventata noi e non loro”, sostiene infine l’AD, mettendo a budget per l’anno in corso un fatturato di 25-26 milioni di euro e mettendo a tacere eventuali rumors. “Spontini non è in vendita e a oggi non abbiamo bisogno di aprire il capitale per ottenere risorse. Abbiamo in programma 7-8 aperture l’anno e siamo in grado di gestire da soli questi piani”.