In occasione di Anteprima Sagrantino 2014, andata in scena dal 19 al 20 febbraio a Montefalco (Perugia), il Consorzio tutela vini di Montefalco ha comunicato i dati sulla denominazione vinicola più prestigiosa dell’Umbria, protagonista di un percorso di crescita importante a 25 anni dal riconoscimento della docg, ottenuta nel 1992.
Nel 2017, il Sagrantino di Montefalco ha sfiorato i 2 milioni di bottiglie, che salgono a 5 milioni considerando anche il Rosso di Montefalco. Il numero di ettari è salito dai 66 del 1992 agli attuali 760, il numero dei produttori da 16 a 60. Il 16,7% della produzione di vino in Umbria è costituita proprio dalle denominazioni Montefalco (6,3% di Montefalco Sagrantino Docg e 10,4% di Montefalco Doc). Tra i principali importatori compaiono gli Stati Uniti (26%), la Germania (10%) e la Cina (8%).
“Nell’ultimo decennio sono state costruite oltre trenta nuove cantine, il ché equivale alla creazione di nuovi posti di lavoro: 3% in più nell’area, soprattutto per i giovani” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Amilcare Pambuffetti.
Una commissione tecnica composta dagli enologi delle cantine di Montafalco ha assegnato tre stelle all’annata 2014 del Sagrantino docg per “l’oculata gestione agronomica dei vigneti”. Il 2014 è stato un anno difficile per tutta l’Italia, a causa delle piogge eccessive e di un’estate fredda, e pertanto si tratta della valutazione meno positiva dal 2002, quando le stelle si fermarono a due, a oggi. Le cinque stelle, massimo risultato possibile, sono state attribuite soltanto in cinque occasioni per le annate 1985, 1990, 1998, 2005 e 2008.