I nuovi format lanciati a Citylife (Milano) e nell’area servizio “a ponte” di Novara costituiscono un test per l’evoluzione commerciale di Chef Express, la società specializzata nella ristorazione e controllata dal gruppo Cremonini, che sta crescendo a doppia cifra e punta sempre più sulla diversificazione dell’offerta. Ci sono grandi novità in arrivo per l’anno appena iniziato, e la più “golosa”, nell’ambito della ristorazione commerciale (escluse le attività in appalto e quelle a bordo treno) dovrebbe essere rappresentata dall’arrivo di Heinz Beck a Citylife-Milano con il brand Attimi già testato con successo a Roma Fiumicino. Ma sono davvero tante le operazioni in cantiere raccontate a Pambianco Wine&Food dall’amministratore delegato Cristian Biasoni, da poco più di due anni a capo della società da 512 milioni di ricavi nel 2016 e che alla fine dello scorso anno dovrebbe essere vicina a quota 570 milioni, con un progresso anno su anno di poco superiore al 10 percento. “La nostra principale strategia per il mondo della ristorazione – racconta Biasoni – consiste nel potenziare il portafoglio dei format. Lo abbiamo sviluppato con particolare impegno e attenzione anche per rispondere a una precisa esigenza delle aziende da cui dipendono le concessioni degli spazi, perché sono proprio queste società (aeroporti, stazioni etc) a richiedere il giusto concept per la giusta location”.
Quali sono i macro trend su cui vi siete concentrati?
A livello di ristorazione commerciale il nostro principale riferimento è Roadhouse, la catena di steak house che ha ormai superato quota 110 locali, con altre venti nuove aperture in previsione, e dovrebbe aver chiuso l’anno con oltre 150 milioni di ricavi. Nell’healty food abbiamo perfezionato, otto mesi fa, l’acquisizione della catena Juice Bar, ideale evoluzione in chiave salutistica della caffetteria all’italiana e destinata a crescere non solo nei centri urbani ma anche all’interno di stazioni, aeroporti, aree servizio autostradali e centri commerciali. In generale, sto notando che la distinzione dei brand di ristorazione tra centri commerciali e concessioni “in motion” sta sempre più sfumando perché i landlord delle strutture destinate allo shopping sono sempre più attenti ai marchi che abbiamo in portafoglio. Tornando a Juice Bar, a oggi ne abbiamo sviluppati 15 e altri dieci dovrebbero arrivare entro l’anno.
E le collaborazioni con gli chef?
I test in atto a Roma Fiumicino con Antonello Colonna per Open Bistrot e con Heinz Beck per l’innovativa formula Attimi, un ristorante a tempo con menu da 30, 45 e 60 minuti, stanno riscuotendo un grandissimo successo. La firma non è ancora ufficiale, ma Attimi dovrebbe essere replicato già quest’anno a Milano, nella food court di Citylife. Vorrei evidenziare anche la collaborazione in atto con lo chef Roberto Valbuzzi per uscire dall’idea standardizzata di self service nella rete autostradale, il cui primo risultato è stato la nascita del ristorante Oltre Gusto nella storica area servizio a ponte di Novara. Il nostro mantra in quest’ambito è: vogliamo far tornare, a chi viaggia in auto, la voglia di fermarsi a mangiare in autostrada.
Come stanno andando i nuovi format lanciati a Citylife?
L’inizio è stato eccellente. Premetto che i due format principali portati a Citylife sono gestiti direttamente dalla nostra controllata Roadhouse che, oltre a Roadhouse Restaurant, sta lanciando nuovi brand di ristorazione casual dining. Roadhouse ha inaugurato a Citylife una formula premium, Meatery, mentre l’altra novità è Calavera, un concept “fresh mex” destinato a un forte potenziamento e non solo all’interno dei centri commerciali. In più siamo presenti con un bellissimo Juice Bar.
Altri sviluppi in vista?
Non pochi… un concept di pizzeria, uno sull’hamburger gourmet, altri format di ristorazione che stiamo testando a Novara. Il 2018 sarà anche l’anno dell’internazionalizzazione di alcune di queste formule, a partire dal Regno Unito dove siamo presenti con una società controllata e con un format ben avviato, Bagel Factory. Le strategie sono, in sintesi: forte sviluppo tra aeroporti e stazioni ferroviarie, diversificazione e innovazione dell’offerta nella rete autostradale, avvio dell’internazionalizzazione dei format. Per sostenere tutti questi processi è stato necessario puntare sulla formazione e sull’R&D, ed è quel che abbiamo fatto con la creazione a Castelvetro (Modena) della nostra Chef Academy.