Guida Michelin assegna a Caterina Ceraudo, executive al ristorante Dattilo di Strongoli (Crotone), il premio Donna Chef 2017. La consegna del riconoscimento è avvenuta la scorsa settimana a Milano nell’ambito dell’Atelier des Grandes Dames, tributo alle donne dell’alta ristorazione voluto dalla maison dello champagne Veuve Clicquot.
Si tratta del terzo premio speciale assegnato dalla più prestigiosa guida della ristorazione in collaborazione con degli sponsor, dopo Qualità nel tempo al ristorante San Domenico di Imola con la partnership del brand di orologi Eberhard e Giovane Chef a Federico Gallo della Locanda del Pilone, ad Alba, con Alfa Romeo.
“Una cucina moderna e allo stesso tempo non complicata, in cui il sapore è spesso bilanciato da giuste dosi di acidità e dolcezza”. Questo il giudizio espresso dagli ispettori della guida sulla cucina di Caterina Ceraudo, classe 1987, proveniente da una famiglia di produttori vinicoli bio con annesso ristorante stellato. Dopo aver conseguito la laurea in Enologia, Caterina Ceraudo entra al Dattilo curando il servizio in sala e la carta dei vini, per poi passare gradualmente in cucina dove nel 2013 si trasferisce a titolo definitivo, dopo aver frequentato la Scuola di alta formazione di Niko Romito a Castel di Sangro con tanto di pratica al Reale, il ristorante tre stelle Michelin dello chef abruzzese. Con il suo ingresso, il Dattilo conferma la stella Michelin e la vocazione all’utilizzo di materie prime coltivate con metodo bio all’interno della tenuta della famiglia Ceraudo. Intanto Caterina inizia a far parlare di sé, conquistando il titolo di miglior donna chef per l’edizione 2016 della Guida di Identità Golose, diventando una delle protagoniste della nuova leva femminile della cucina italiana, che vede le donne sempre più al centro della scena. Un dato certifica il ruolo primario assunto dalle chef italiane in un comparto tradizionalmente dominato dagli uomini: su 138 donne “stellate” al mondo, 45 operano in Italia.