Il 2016 di Ca’ del Bosco è finito da un paio di mesi. A ottobre, l’azienda della Franciacorta fondata e presieduta da Maurizio Zanella e controllata dal gruppo Zignago della famiglia Marzotto (proprietaria anche del gruppo Santa Margherita) ha chiuso le vendite per esaurimento scorte. Il patron mantiene il profilo basso e avverte: “Una cosa è il sell in e un’altra il sell out. Ciò che conta non sono le vendite aziendali, ma quelle dei nostri clienti. Per un bilancio reale sulla stagione, che fortunatamente dipende sempre meno dalle vendite natalizie, attendiamo la fine di gennaio”.
Da un punto di vista strettamente finanziario, invece, il bilancio si può dire chiuso. Con quali risultati?
Pensiamo di chiudere con un aumento vicino alla doppia cifra, diciamo tra il 7 e il 9% rispetto a un 2015 a sua volta chiuso con un +10% a 31 milioni di ricavi. Pur avendo fatto i due mesi finali senza vendite, dovremmo arrivare sopra i 33,5 milioni di euro.
Urge un incremento della capacità produttiva?
È una riflessione che stiamo facendo. Si tratterebbe di un investimento stratosferico tra acquisizione di terreni, edificazione di cantine per la vinificazione, per la maturazione e allestimento di nuovi impianti per la vinificazione. Le attrezzature di cui disponiamo sono tarati per la gestione dell’esistente e risultano già saturi, al ‘collo di bottiglia’. Nel prendere questa decisione, va considerata la grande opportunità di crescita estera di Ca’ del Bosco e dell’intera Franciacorta.
In che termini?
Oggi siamo a una quota export del 10% per la denominazione e del 18% per l’azienda. I territori che fanno vini di qualità esportano mediamente il 50-60% della produzione totale. Ci vorrà tempo, almeno dieci anni, per costruire all’estero il nome e la reputazione di cui oggi disponiamo nel nord Italia, ma l’obiettivo di arrivare nei prossimi dieci anni a un +50% ce lo dobbiamo porre. E sarà un problema, perché la Franciacorta non dispone delle superfici coltivabili per rispondere a un simile incremento di richieste.
In Veneto hanno risolto il problema suddividendo il Prosecco in doc e docg e allargando la doc. E se avvenisse anche in Lombardia?
Lotterò fino alla morte affinché ciò non accada.
E se lo volessero in Regione o al Ministero?
Sono i produttori che determinano gli orientamenti, come accaduto in Veneto per il Prosecco. In Lombardia, quelli che decidono non vogliono certo seguire l’esempio del Veneto.
Gli investimenti riguarderanno solo la Franciacorta o siete aperti ad altre zone, per esempio l’Oltrepo?
Per noi riguarderanno solo la Franciacorta, per Santa Margherita non lo so. Focalizzandoci su Ca’ del Bosco, gli azionisti non hanno intenzione di uscire dal focus specifico di una realtà che per sua natura è difficile replicare, dal punto di vista produttivo e anche commerciale. L’Oltrepo ha grandissime potenzialità inespresse, ma dobbiamo essere coerenti e legati al territorio. Sarebbe come pensare di diventare proprietari e ingegneri di Mercedes e Ferrari per correre in Formula 1: a chi dai il pieno appoggio?
In attesa di decisioni ‘straordinarie’, che investimenti prevedete nell’ordinario?
Ogni anno vengono stanziati un paio di milioni di euro per l’incremento qualitativo del nostro prodotto, mentre in altri territori gli investimenti si spostano sempre più verso il marketing. Le ridotte dimensioni ci permettono di scegliere il posizionamento e di incrementare i prezzi anno dopo anno, senza l’assillo di piazzare le quantità; ed è proprio l’aumento del prezzo medio a trainare i fatturati per la denominazione e anche per Ca’ del Bosco, con un +5% circa sul mix di prodotto. È ormai assodato che il Franciacorta sia l’unica alternativa allo Champagne, perché gli altri territori praticano prezzi inferiori del 50-60% rispetto alla bollicina francese, mentre noi siamo appena sotto. E se in Champagne lottano per difendere il prezzo medio, tra la volontà di incrementare i volumi e la concorrenza sempre più forte del Prosecco, in Franciacorta ogni anno il prezzo aumenta grazie all’inserimento di prodotti più ricercati come millesimati e vintage.