Affari d’oro in Francia per i produttori di spumante italiano. Grazie al clamoroso +198% nell’export dei primi cinque mesi, principalmente legato al boom del Prosecco, quello francese diventa il terzo mercato di destinazione in quantità per le nostre bollicine, sorpassando la Germania. In classifica, la Francia è preceduta soltanto da Stati Uniti (+14,3%) in seconda posizione e dal Regno Unito, dove per ora non si avvertono effetti negativi post Brexit (+37% nel periodo gennaio/maggio), al primo posto.
“I cugini francesi – comunica in una nota la Coldiretti – non hanno mai richiesto cosi tanto spumante italiano a fronte di una sostanziale stabilità negli arrivi di champagne francese in Italia tanto che, per ogni bottiglia di champagne stappata in Italia, ne vengono portate Oltralpe oltre sei di spumante italiano”. Quanto al valore, il differenziale è talmente ampio (a vantaggio della Francia) per effetto del valore medio di ciascuna bottiglia, che non si intravedono prospettive di ribaltamento. “Un gap pesante che – sostiene l’associazione dei coltivatori – va recuperato con adeguate politiche di valorizzazione del prodotto ma che non è sempre giustificato dal punto di vista qualitativo”.
Il sorpasso quantitativo a livello mondiale degli spumanti italiani su quelli francesi è avvenuto per la prima volta nel 2015, quando furono esportate 320 milioni di bollicine made in Italy contro 307 milioni di bottiglie di Champagne.